È successo un po' di tutto nella sesta tappa del Giro d'Italia, la Potenza - Napoli che si è corsa oggi, giovedì 15 maggio. Dopo una maxicaduta avvenuta a settanta chilometri dall'arrivo, la corsa è stata neutralizzata ed è poi ripartita, ma solo con la vittoria di tappa in palio, senza il conteggio di punteggi e distacchi.

I due fuggitivi Taco Van der Hoorn e Enzo Paleni hanno messo a dura prova il gruppo, lanciato in un inseguimento sul filo dei secondi. Un episodio avvenuto a tre chilometri dall'arrivo, ormai nel centro di Napoli, ha però spostato l'esito del braccio di ferro dalla parte del gruppo.

Van der Hoorn e Paleni si sono ritrovati improvvisamente davanti dei manifestanti che si sono immessi sulla strada con degli striscioni e hanno dovuto rallentare per evitarli. "Sono stato bloccato, questo ha avuto un impatto sulla fuga" ha testimoniato l'olandese al termine della corsa.

'All'improvviso ho visto queste persone davanti'

La tappa si è poi conclusa con una volata dei pochi corridori rimasti in gruppo e con la vittoria dell'australiano Kaden Groves, ma Van der Hoorn si è lasciato andare a qualche recriminazione per quanto avvenuto nel finale.

Il corridore olandese, grande interprete delle fughe da lontano, ha sostenuto che i manifestanti abbiano avuto un impatto sull'esito della corsa superiore rispetto a quanto sia emerso dalle immagini tv.

"A tre chilometri dal traguardo questi dimostranti sono sbucati sulla strada", ha raccontato Van der Horn. "All'improvviso mi sono trovato delle persone davanti a me, avevano uno striscione e chissà cos'altro.

Mi hanno bloccato completamente la strada. Poi devi ripartire da fermo. È stato difficile. Ha avuto sicuramente un impatto sull'esito della fuga. Non so se ce l'avremmo fatta altrimenti, forse no, ma è un peccato che debba finire così" ha continuato il corridore olandese.

"Paleni li ha aggirati, mentre io ero completamente fermo, ma a quanto pare non è stato trasmesso in tv" ha dichiarato Van der Hoorn, testimoniando che il compagno di fuga non ha cercato di staccarlo, come sembrava dalla diretta tv. "È solo che io ero completamente bloccato, il che significava che ho dovuto frenare bruscamente. Questo ha fatto una differenza di circa dieci secondi" ha aggiunto il corridore olandese.

'Abbiamo fatto una bella cronometro a due'

Il corridore olandese ha spiegato che anche la neutralizzazione decisa dopo la caduta, avvenuta a settanta chilometri dall'arrivo, si è rivelata controproducente per il buon esito della fuga. "Penso sia stato uno svantaggio, in realtà prima stavamo andando con molta calma" ha raccontato Van der Hoorn, che poi ha trovato una buona intesa con Paleni per cercare di raggiungere vittoriosamente l'arrivo di Napoli.

"Siamo ripartiti con cinquanta secondi di vantaggio, che non erano poi così tanti" ha dichiarato ancora l'olandese della Intermarché. "Dopo, non ho più sentito i distacchi. Abbiamo semplicemente pedalato a tutta velocità e abbiamo visto cosa sarebbe successo. Eravamo ben assortiti, è stata una bella cronometro a due. Gli ho detto semplicemente: pedaliamo a tutta velocità fino al traguardo" ha concluso Van der Hoorn.