L'arrivo del Giro d'Italia a Napoli, dove giovedì 15 maggio si è conclusa la sesta tappa, non è stato particolarmente fortunato. La giornata è stata segnata dalla pioggia e da una maxi caduta, che ha indotto giuria e organizzazione a neutralizzare punteggi e distacchi. Nel finale, poi, si è sfiorato un incidente, quando due manifestanti hanno fatto irruzione sulla strada mentre sopraggiungevano i corridori. La protesta è stata mossa da motivi politici legati al conflitto Israelo-palestinese. In corsa è presente la Israel Premier Tech. Tutto si è risolto senza cadute né conseguenze, anche se i due fuggitivi, Taco Van der Hoorn ed Enzo Paleni, si sono lamentati per questo episodio che ha influito sull'esito della loro azione.

La scena è stata ripresa dagli spettatori che assiepavano i bordi delle strade e hanno assistito con sconcerto al folle tentativo di sabotaggio dei manifestanti. Nel dopo corsa, poi, i corridori hanno chiesto di intervenire seriamente contro i responsabili. "Dovrebbero arrestare quelle persone", ha dichiarato Wout van Aert.

Azione contro la presenza della Israel

L'episodio è avvenuto a circa tre chilometri dall'arrivo della sesta tappa del Giro d'Italia, quella di Napoli. Enzo Paleni e Taco Van der Hoorn guidavano la corsa con una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo, proteso all'inseguimento ormai da molti chilometri. Improvvisamente, i due fuggitivi si sono trovati davanti due persone che hanno fatto irruzione sulla strada con dei nastri e cartelli.

I due si sono dovuti quasi fermare per evitare l'impatto, superare il tentativo di blocco e ripartire. Uno dei manifestanti si è poi avvicinato al gruppo con un cartello, ma i corridori sono stati abili a evitarlo, anche con qualche pericoloso zigzag.

I filmati amatoriali degli spettatori hanno testimoniato la scena e permesso di ricostruire meglio l'episodio. Secondo il giornale locale Il Gazzettino Vesuviano, un uomo di 67 anni, con precedenti penali, è stato identificato e fermato. L'uomo è ora accusato di tentate lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. L'azione sarebbe legata al conflitto israelo-palestinese, una protesta contro la presenza al Giro d'Italia della squadra Israel - Premier Tech.

Van Aert: 'Sono rimasto scioccato quando ho visto le immagini'

Nel dopocorsa, l'irruzione dei manifestanti ha tenuto banco nella carovana del Giro d'Italia. Wout van Aert ha chiesto un intervento severo contro chi mette a rischio la sicurezza dei corridori con simili azioni sconsiderate. "Ero nel cuore del gruppo. Quindi non l'ho visto con i miei occhi, ma sono rimasto scioccato quando ho visto le immagini", ha dichiarato il campione belga a HLN. "È folle. Dovrebbero arrestare quelle persone.

La corsa è molto accessibile. Possiamo ritenerci fortunati che non accada più spesso. Naturalmente, se ne è parlato a cena. La gente guarda con stupore", ha aggiunto van Aert.

Taco Van der Hoorn, che era in fuga con Paleni, ha spiegato che questa azione ha influito sull'esito della corsa. "All'improvviso mi si è parato davanti qualcuno con un nastro" ha raccontato il corridore olandese, "Sono rimasto completamente immobile. Ho oltrepassato quella striscia ma mi sono fermato perché bloccavano la strada. Questo ha sicuramente avuto un impatto su quella porzione di corsa. È stato triste che sia finita così".