NOTA DI CORREZIONE DEL 04/05/2025: Questo articolo era stato precedentemente pubblicato venerdì 2 maggio, per poi essere cancellato e riscritto il 4 maggio. La prima versione di questo articolo è stata eliminata perché riportava notizie fuorvianti a partire dal titolo. Ci scusiamo con Davide Piganzoli e con i nostri lettori.
Manca pochissimo al via del prossimo Giro d'Italia, che scatterà venerdì 9 maggio dall'Albania [VIDEO], e per gli appassionati, il nome cerchiato di rosso è quello di Davide Piganzoli. La stellina 22enne della Polti Kometa, squadra fondata da Ivan Basso e Alberto Contador, si presenta come grande speranza per il futuro del movimento italiano, soprattutto per quanto riguarda le corse a tappe e punta a fare un nuovo salto di qualità.
Arrivato al tredicesimo posto nel Giro d'Italia 2025, quest'anno punta alla top ten della generale. Il valtellinese è in fiducia, e dalla sua ha i dati degli allenamenti. Come riporta la Gazzetta dello sport, il corridore valtellinese, però, sta attirando l'attenzione anche di altre grandi squadre e nel 2026 è previsto il salto nel World tour e in pole sembra esserci la Visma-Lease a Bike, squadra di Jonas Vingegaard e Wout Van Aert, scrive sulla Rosea Ciro Scognamiglio.
Crescita costante
Una carriera partita in crescendo. Formatosi ciclisticamente nel vivaio della Polti Kometa, Piganzoli si presenta come un corridore fatto apposta per le corse a tappe. Si tratta di un ciclista regolare, forte e, dulcis in fundo, di un ottimo scalatore.
I progressi sono stati costanti come lui, nessun grande acuto, certo, però l'ambizione c'è tutta, il carattere e la personalità pure. Dovrà solo presentarsi al Giro con la voglia di fare bene, di fare meglio. Anche perché si tratta del punto di svolta di una stagione, un banco di prova in cui misurare tutto ciò che può diventare il suo futuro, si spera - per l'intero movimento Si segnala però un ottimo terzo posto al giro dell'Emilia del 2024, chiuso dietro Tadej Pogačar e Thomas Pidcock.
I complimenti di Ivan Basso
A febbraio di quest'anno, in un'intervista a tuttobiciweb, Ivan Basso, confermava la crescita del corridore valtellines, partendo proprio dal terzo posto dell'Emilia che "gli ha dato una nuova consapevolezza", suggerì Basso.
Sottolineando come fosse necessario per Piganzoli mantenersi umile e "rimanere con i piedi per terra", Il divertimento - secondo Ivan il terribile - doveva essere alla base della "conferma delle sue prestazione". L'importante, spiegava Basso, era che quel giro fosse solo l'inizio, uno scintillante inizio di una grande carriera, ma era necessario che Piganzoli proseguisse nella sua crescita. Per poi lodare, personalità e classe "Davide si sta muovendo con sempre maggiore autorevolezza. La classe non gli manca, la personalità sta sbocciando".