“Ho perso tanto, ma la delusione più grande è stata non aver più partecipato a un Mondiale, mi lasciavano fuori, per un gioco politico: tifosi traditi”. Queste le dichiarazioni che Gilberto Simoni ha rilasciato nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui l’ex corridore ha parlato di diversi momenti della sua carriera. Simoni si riferisce a quanto avvenuto ai Mondiali di Lisbona 2001 di ciclismo, quando il nativo di Palù di Giovo aveva attaccato sulla salita di Alvito e si trovava al comando in solitaria. A quel punto Simoni sembrava lanciato verso il successo, ma nel gruppo fece un’azione il compagno azzurro Paolo Lanfranchi che di fatto riportò sotto il gruppo, che andò a riprendere il trentino all’ultimo chilometro.

Sì parlò di giochi di squadra sottotraccia tra i corridori della Mapei, visto che vinse poi Oscar Freire davanti a Paolo Bettini, ma i protagonisti negarono più volte questa ipotesi. Oltre a questo episodio, ciò che denuncia Simoni è che da quel giorno in poi non partecipò mai più ad un Mondiale con la maglia azzurra e secondo lui ci sarebbero state delle motivazioni politiche per la sua esclusione.

I successi al Giro d’Italia raccontati da Simoni: ‘Attorno a me non erano normali’

Nel corso dell’intervista alla Gazzetta dello Sport, Gilberto Simoni ha poi parlato delle sue due vittorie al Giro d’Italia, avvenute a pochi anni di distanza, ma in modo differente. Il Giro d’Italia 2001 viene ricordato per il blitz anti-doping delle forze dell’ordine durante la corsa, che gettò nello scompiglio il gruppo.

A riguardo Simoni dichiara così: “Di Giri così ne ho passati diversi: confusione, nessuna certezza. Sarebbe un ciclismo da cancellare. Io facevo le cose come le avevo fatte sin da piccolo. Io ero sereno, attorno a me non erano normali”. Diverso invece il successo del 2003, quando Simoni dominò il duello con Stefano Garzelli: “Ho fatto tutto io. Sapevo di essere forte e avevo una rabbia controllata”. Nella Corsa Rosa dell’anno successivo invece Simoni fu battuto dal compagno di squadra Damiano Cunego, con cui dice di non essere in guerra, ma di non aver mai gradito di non essere stato ringraziato per il proprio supporto: “Se non fossi caduto nella crono di Trieste sarebbe stata un’altra storia, la Saeco meritava di vincere e ho fatto di tutto perché vincesse”.

La carriera di Gilberto Simoni

Gilberto Simoni, classe 1971, è stato un corridore professionista dal 1994 al 2010, in cui è riuscito a vincere tappe in tutti i Grandi Giri, sapendo fare la differenza in salita. Il nativo di Palù di Giovo ha ottenuto i suoi migliori risultati al Giro d'Italia, conquistando due volte la Maglia Rosa e salendo per altre cinque volte sul podio, oltre a collezionare anche sette successi di tappa. Nel suo palmares troviamo anche le vittorie nelle classiche italiane al Giro dell’Emilia, al Giro dell'Appennino e al Giro del Veneto.