Nel giorno in cui il Giro d'Italia arriva a Lecce, Alessandro Petacchi ha ricordato una famosa tappa di diversi anni fa che, proprio nella città pugliese, segnò una sorta di passaggio di consegne tra i grandi velocisti dell'epoca. Era il Giro 2003, poi vinto da Gilberto Simoni, il Giro della prima volta sullo Zoncolan, di Mario Cipollini in maglia iridata a caccia del record di vittorie di tappa di Binda e dell'ultima apparizione nel ciclismo di Marco Pantani. La corsa iniziò da Lecce con una tappa per velocisti, in cui Cipollini era atteso ad eguagliare i 41 successi di tappa di Binda.
Tutto sembrava pronto e perfetto per celebrare il campione toscano, ma la rimonta di Petacchi fu imperiosa e si concluse con un netto successo. Per il velocista della Fassa Bortolo fu la prima vittoria al Giro d'Italia, in una giornata che sancì di fatto la conquista del trono di sprinter numero uno del gruppo. A distanza di 23 anni, Petacchi ha ricordato la rivalità con Cipollini: 'Non abbiamo mai avuto rapporti fuori dalle corse, lui ha avuto una grandissima carriera, ma se avessi vinto il Mondiale avrei potuto avvicinarlo", ha comentato Petacchi.
'Con Cipollini è stata una grande rivalità'
Alessandro Petacchi e Lecce sono legati da un dolce ricordo, anche se, per un triste gioco del destino, questo ritorno della corsa rosa nella pugliese arriva in un momento difficile per l'ex campione. Nel 2003, Petacchi vinse qui la sua prima tappa al Giro, indossando la maglia rosa che tenne per una settimana, e tra le prime persone con cui condivise quel momento ci fu papà Lucio, scomparso pochi giorni fa.
"Fu una delle prime persone che abbracciai, voglio vivere nel ricordo di quel giorno con lui", ha raccontato Petacchi a La Gazzetta dello Sport.
L'ex campione ha raccontato di ricordare solo la ruota di Cipollini di quella giornata così importante per la sua carriera. Lo sprint fu lanciato da Giovanni Lombardi, apripista del campione del mondo, con Cipollini e Petacchi uno dietro l'altro. "Mi sono detto: me la posso giocare. Poi l'ho saltato", ha raccontato Petacchi. A quella volata ne seguirono altre, con avvincenti testa a testa tra i due campioni. Cipollini riuscì a battere il record di Binda, ma a fine Giro il conto dei successi fu di sei a due in favore di Petacchi.
Pur con sette anni di età di differenza, tra i due ci fu una breve ma intensa rivalità.
"Fuori dalle corse non abbiamo mai avuto rapporti, anche se abitavamo vicino", ha raccontato Petacchi. "È stata una grande rivalità, di carattere eravamo opposti. Lui ha avuto una grandissima carriera, ma se avessi vinto il Mondiale lo avrei potuto avvicinare" ha dichiarato Petacchi.
Petacchi, tante vittorie e l'amarezza del Mondiale 2011
Alessandro Petacchi è stato uno dei più forti e vincenti velocisti della storia del ciclismo. E' stato professionista dal 1996 al 2015. Dopo un avvio di carriera non sfolgorante, ha iniziato ad imporsi sui grandi traguardi a partire dal 2000, a 26 anni. In quella stagione ha vinto due tappe alla Vuelta Espana, mentre il primo successo al Giro d'Italia è arrivato a Lecce nel 2003.
Complessivamente ha firmato 22 tappe al Giro, 20 alla Vuelta e 6 al Tour de France. Tra le classiche ha conquistato la Milano Sanremo. Ha vinto tappe anche alla Tirreno Adriatico, alla Parigi Nizza, al Giro di Romandia.
Ha partecipato a tre Mondiali, nel 2000, in cui si ritirò, nel 2002, quando fu al servizio di Cipollini, e nel 2005, quando partì tra i favoriti ma concluse solo 34°. Sarebbe stato tra i favoriti anche al Mondiale 2011, poi vinto da Cavendish, ma una norma varate dalla Federciclismo, che vietata la convocazione di atleti che in precedenza avevano subito delle squalifiche, gli impedì di partecipare. Petacchi era stato squalificato nel 2007 per una positività al salbutamolo.