Era un sogno avere oggi due italiani in semifinale, e Paolini in finale domani all'Internazionali di Roma, ma il tennis italiano è cresciuto tantissimo, tanto da essere elogiato da Rafa Nadal che ha commentato: "L'Italia ha fatto qualcosa che la Spagna non è riuscita a fare". Se mercoledì abbiamo apprezzato Musetti che ha annullato 4 set point per poi vincere il set al tie break e poi più comodamente il secondo contro Zverev, il detentore del torneo, ieri abbiamo visto Paolini superare 7-5 6-1 l'americana Stearns e soprattutto Sinner annientare Ruud 6-0 6-1
Sinner-Ruud 6-0 6-1, la partita
La partita tra il numero 1 e il numero 7 del mondo è durata appena un'ora e cinque minuti, un confronto che ha mostrato un divario meno evidente rispetto al precedente match di Sinner contro Cerundolo, numero 18 del ranking.
Tuttavia, il gioco di Ruud sembra quasi agevolare l’italiano, offrendogli traiettorie su cui muoversi con la racchetta avanti e indietro, a destra e a sinistra, con una rapidità e una potenza impressionanti. Al termine dell’incontro, Ruud ha ammesso: "Sinner è la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto".
L’avvio del match è stato particolarmente difficile per Ruud: Sinner conquista 14 punti a 1 nei primi scambi, imponendo un ritmo e una forza insostenibili. Il primo set si chiude con un netto 6-0 in poco meno di mezz'ora, con statistiche incredibili in risposta: l’italiano vince l’83% dei punti sulla prima di servizio dell’avversario e l’88% sulla seconda. Un vero dominatore che lascia un game a Ruud dopo 47 minuti di gioco, sul punteggio di 6-0, 2-0, e il norvegese fa tenerezza quando alza le braccia come se si fosse liberato da un incubo.
Ma Sinner non rallenta e continua a demolire le difese dello scandinavo. Quando non sono i potenti colpi da fondo campo a fare la differenza, ci pensa la smorzata a sorprendere Ruud. Un ulteriore break porta Sinner sul 4-1, spianando la strada verso una vittoria agevole. Ora sia lui sia Musetti stanno ripetendo le gesta di Nicola Pietrangeli e Beppe Merlo dove nel 1957 andarono addirittura in finale all'internazionale di Roma, e con la seria possibilità di incidere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo, a 49 anni dall’impresa di Adriano Panatta.
Musetti e Paolini show
Oltre a Sinner, altri due italiani ci stanno facendo sognare. Partiamo da Paolini, che dimostra in ogni partita come la resa non faccia parte del suo repertorio.
Anche ieri ha ribaltato il set da 1-4 a 7-5, continuando per inerzia nel secondo set e battendo 6-1 l'americana Stearns, attualmente 42ª al mondo, la quale aveva già eliminato Keys e Osaka negli ottavi e nei quarti. Ora Jasmine attende in finale una tra Gauff e Zheng, diventando così la terza italiana, dopo Reggi ed Errani, a raggiungere questo traguardo. Solo la prima, però, è riuscita a vincere il trofeo nel 1985 contro Dunbar.
Tornando a mercoledì 14 maggio, Musetti ha dimostrato di meritare l'ingresso recente nella top ten, battendo in due ore e un quarto Zverev, vincitore a Roma l'anno scorso e nel 2017. Anche Adriano Panatta, ultimo baluardo del tennis italiano vincente, ha espresso il suo entusiasmo su Lorenzo il Magnifico con un tweet dopo la vittoria del carrarese: "Musetti ha fatto vedere a tutti come si gioca davvero a tennis.
Avevo perso ogni speranza."
Ormai unico nella top ten a giocare col rovescio a una mano, Musetti ha impressionato per la sua evoluzione mentale e per un diritto che è migliorato notevolmente. Rimarrà impressa nella mente di tutti, però, quella pennellata artistica con un back da tre metri fuori sulla linea laterale, eseguita con potenza e precisione chirurgica. E ora Alcaraz fa meno paura.
Partite di oggi, Musetti-Alcaraz e Sinner-Paul
Non prima delle 15:30 di oggi, venerdì 16 maggio, Musetti affronterà Alcaraz, nuovo numero 2 al mondo da lunedì. I due tennisti si sfideranno per la quinta volta in carriera, con lo spagnolo che conduce nettamente con un punteggio di 4-1. L'ultimo incontro tra i due risale al Masters 1000 di Montecarlo, dove Musetti si è arreso in tre set, anche a causa di un problema fisico accusato nel finale della partita.
Questa volta, però, Alcaraz ha mostrato alcune indecisioni contro avversari non impossibili come Kachanov, ma ha dimostrato solidità contro Draper, finalista dell'ultimo 1000 a Madrid. Musetti dovrà cambiare strategia, poiché i drop shot saranno gestiti meglio dallo spagnolo rispetto al tedesco.
A partire dalle 19, invece, Sinner scenderà in campo contro Paul, già semifinalista qui a Roma l'anno scorso e vincitore dello scontro con De Minaur ai quarti. In questo match, Sinner non dovrebbe avere troppi problemi, a meno che la ruggine accumulata durante questi tre mesi di stop non torni a farsi sentire. L'incontro sarà in chiaro su Rai 2 e Rai Play.