Intervenendo al podcast "De Grote Plaat", l'ex campione di ciclismo Tom Dumoulin ha tracciato un quadro poco lusinghiero del movimento femminile. Dumoulin, oggi opinionista per la TV olandese NOS, ha analizzato l'andamento de La Vuelta Femenina, dominata dalle atlete olandesi. Secondo l'ex corridore, questi risultati sono lo specchio di un ciclismo femminile che deve ancora crescere ed evolversi per diventare uno sport davvero globale e di altissimo livello. "Nel pattinaggio di velocità, piangiamo tutti perché è uno sport piccolo, perché noi - i Paesi Bassi - vinciamo tutte le medaglie alle Olimpiadi, e lo stesso si può dire del ciclismo femminile", ha commentato Dumoulin.

'Il ciclismo femminile ha ancora spazio per crescere'

La Vuelta Femenina si è disputata dal 4 al 10 maggio, con una cronosquadre iniziale e poi sei tappe in linea. Dopo il successo della Lidl-Trek nella giornata d'apertura, tutte le tappe in linea sono state vinte da atlete olandesi. Marianne Vos, Femke Gerritse, Anna Van der Breggen e Demi Vollering si sono spartite il bottino, compresa la classifica generale, andata a Vollering, e quella a punti, per Vos.

Questo dominio così incontrastato di una sola nazione ha portato Tom Dumoulin a fare delle riflessioni sul movimento femminile. "Se ho indovinato, l'Olanda ha vinto tutte le tappe della Vuelta. Non è normale, vero?", ha commentato l'ex campione, sostenendo che questa supremazia senza limiti sia un brutto segnale per il ciclismo femminile.

Dumoulin ha paragonato il ciclismo femminile al pattinaggio di velocità, altro sport molto popolare nei Paesi Bassi, in cui gli orange mietono successi a ripetizione alle Olimpiadi invernali.

Secondo l'ex campione, il predominio di una sola nazione indica che lo sport non è diffuso in maniera così capillare altrove, e questo sarebbe il caso sia del pattinaggio che del ciclismo femminile.

"Nel pattinaggio di velocità, piangiamo tutti perché è uno sport piccolo, perché i Paesi Bassi vincono tutte le medaglie alle Olimpiadi, e lo stesso si può dire del ciclismo femminile", ha commentato l'ex campione.

'Alla Vuelta c'erano trenta atlete forti'

Tom Dumoulin non ha nascosto che il livello si sia molto alzato tra le donne, ma ritiene che questa evoluzione riguardi al momento solo una parte del gruppo.

"Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante. Ora è molto più interessante da seguire", ha commentato Dumoulin, "È uno sport di altissimo livello.

Alla Vuelta c'erano circa 30 atlete davvero brave, che danno il massimo e si comportano da vere professioniste. Molti ciclisti potrebbero imparare qualcosa da questo".

"Ma ci sono anche donne che corrono a un livello completamente diverso, e lo si vede dai risultati. Negli ultimi anni, il gruppo femminile ha subito un enorme sviluppo. Sono nate molte squadre e, fortunatamente, ora pagano buoni stipendi, ma non si possono allenare tutte nuove cicliste in cinque anni", ha commentato Dumoulin.