La tappa del Giro d'Italia caratterizzata dagli sterrati delle Strade Bianche non ha deluso le aspettative.

La corsa è stata vibrante, con un intreccio di storie e situazioni tattiche di straordinario impatto emotivo che hanno disegnato un Giro completamente nuovo.

Wout van Aert è tornato alla vittoria mettendo fine ad un periodo di sfortune che sembrava senza fine. Il belga ha avuto la meglio nel finale su un esuberante Isaac Del Toro, che è la nuova maglia rosa. Il messicano ha interpretato la corsa all'attacco, in un piano tattico che la UAE ha disegnato su due binari paralleli tra lo stesso Del Toro e il capitano designato Juan Ayuso.

Grande protagonista è stato anche Egan Bernal, che ha avuto una flessione nel finale, mentre i panni del grande sconfitto di giornata sono stati vestiti da Primoz Roglič, attardato da una caduta e una foratura.

Pidcock e Roglič attardati da una caduta

L'ottava tappa del Giro d'Italia ha portato i corridori nell'affascinante ma insidioso scenario delle strade bianche senesi, primo vero punto chiave della corsa e spauracchio per molti pretendenti alla maglia rosa finale.

Nelle fasi iniziali si sono lanciati in fuga Kaden Groves, Quinten Hermans, Dries De Bondt, Taco Van der Hoorn, Milan Fretin e Luke Lamperti. Il gruppo non ha però concesso molto spazio, anche grazie alla Q36.5 di Pidcock, particolarmente atteso in questa giornata. Una volta entrati nella sequenza dei cinque settori sterrati, la corsa è esplosa.

Mads Pedersen ha fatto un gran forcing nel primo tratto, riducendo il gruppo ad una trentina di unità, ma è nel secondo che un episodio ha stravolto completamente la situazione.

In una curva a sinistra è caduto Lucas Hamilton, coinvolgendo tra gli altri anche Pidcock e Roglič. Del Toro ha dato un'accelerata di cui ha poi approfittato la Ineos, che ha lanciato un gruppetto con il suo terzetto Bernal - Arensman - Rivera, ma anche van Aert.

La situazione di Roglič si è appesantita per una foratura. Insieme a Pidcock e con l'apporto di un ottimo Pellizzari, il campione sloveno ha potuto cercare solo di limitare i danni da qui in poi. Sul settore di San Martino in Grania, Bernal, Rivera, van Aert e Del Toro sono rimasti soli al comando, con quasi un minuto sul gruppetto inseguitore di Ayuso, Carapaz, Ciccone e Tiberi, e circa un minuto e mezzo sul plotoncino di Roglic. Con un'azione di straordinaria potenza, Mathias Vacek è rientrato sui battistrada, ma su uno strappo Del Toro ha piazzato uno scatto che ha cambiato la situazione tattica togliendo di mezzo Rivera.

Trionfa van Aert

L'esuberanza di Del Toro ha costretto alla resa anche Bernal, che ha avuto una flessione venendo poi raggiunto da Ayuso e compagnia. Davanti sono così rimasti a giocarsi la tappa solo Del Toro, che ha tirato incessantemente per tutti gli ultimi chilometri, e van Aert, pronto a cogliere l'occasione. Nel finale, il messicano ha provato a scrollarsi di dosso il belga, che però, apparso in netta ripresa rispetto alle prove opache dei giorni scorsi, ha reagito e lo ha scavalcato nelle curve di ingresso a Piazza del Campo, dove si è materializzata l'agognata vittoria. Del Toro si è consolato con la maglia rosa, mentre a 58'' Ciccone e Carapaz hanno preceduto Simon Yates e Tiberi, con Ayuso e Bernal leggermente più attardati.

Roglič ha chiuso la sua giornataccia a 2'22'', un distacco che lo costringerà a cambiare i piani tattici per il prosieguo della corsa. La nuova classifica vede Isaac Del Toro in maglia rosa con 1'13'' sul compagno e capitano Ayuso e 1'30'' su Tiberi, mentre Roglič è scivolato a 2'25''.