Con autorevolezza e disarmante facilità, Tadej Pogačar ha dominato anche la settima tappa del Critérium del Delfinato, confermando di avere una marcia in più rispetto a Jonas Vingegaard e due sul resto del gruppo. Nell'arrivo in salita a Valmeinier, traguardo della tappa regina della corsa, il campione del mondo ha disposto senza problemi degli avversari, dando l'impressione di non voler infierire dopo aver staccato tutti all'inizio della scalata conclusiva. Dopo una salita in apparente gestione, Pogačar ha trionfato arrivando rilassato e sorridente, mentre poco distante, Jonas Vingegaard concludeva distrutto dallo sforzo.
Il danese ha limitato il passivo a 14'', anche se l'impressione è che sia stato Pogačar a decidere di non spremersi al 100%. Molto male è andato invece Evenepoel, che anche oggi ha pagato un passivo pesante, oltre due minuti e mezzo, e non da segni di crescita in salita rispetto a un anno fa. I dati della scalata di Pogacar testimoniano il livello raggiunto dallo sloveno. La salita finale, lunga 16,4 km e con una pendenza del 6,8%, è stata completata dal campione del mondo in 39'23'', a una velocità di 25 km all'ora e con una VAM di 1708.
🏁 Victoire avec le Maillot Jaune pour 🇸🇮@TamauPogi qui s’impose en solitaire à Valmeinier 1800! 🏆
⏪ Revivez le final de l’étape 7
🏁 Stage win in yellow for 🇸🇮@TamauPogi who claims a solo victory in Valmeinier 1800! 🏆
⏪ Relive Stage 7 finale#Dauphiné pic.twitter.com/0y33G3UrYK
— Critérium du Dauphiné (@dauphine) June 14, 2025
Pogačar, ennesimo show solitario
Per la sua tappa regina, la settima e penultima, il Criterium del Delfinato ha proposto un percorso breve ma con tre lunghe salite in sequenza, il Col de la Madeleine, la Croix de Fer e l'arrivo a Valmeinier.
Nelle fasi iniziali si è formato al comando un gruppetto con anche Romain Bardet, Sepp Kuss e Ben Healy. Il gruppo non ha però lasciato troppo spazio.
Sulla Croix de Fer, la Visma ha intensificato l'andatura impiegando anche Jorgenson e riducendo il gruppo ad una dozzina di corridori. Nella lunga discesa, però, il ritmo è rallentato e da dietro in tanti sono rientrati. Tra i fuggitivi, Bardet se ne è andato tutto solo scendendo dalla Croix de Fer, ma anche l'azione del francese non ha avuto nessuna chance di riuscita. All'inizio della salita finale di Valmeinier, la Visma ha provato a smuovere la corsa con Sepp Kuss, ma Pogačar ha tenuto in pugno la situazione mettendo in testa al gruppo Sivakov, il suo ultimo gregario.
Sono bastate poche centinaia di metri per far emergere in modo eclatante la superiorità del campione del mondo. Finito il lavoro di Sivakov, Pogačar ha accelerato costringendo anche Vingegaard alla resa.
Evenepoel a oltre due minuti e mezzo
Dopo il primo scatto, più violento rispetto a ieri, Pogačar ha poi dato l'impressione di non volersi spremere al massimo nei restanti dieci chilometri di salita. Vingegaard ha preso il suo ritmo, decisamente buono, staccando Lipowitz e mantenendosi ad una ventina di secondi dal fuoriclasse sloveno, mentre Evenepoel è stato protagonista di un'altra prestazione davvero preoccupante in ottica Tour de France.
Pogačar ha concluso la sua scalata in scioltezza, rallentando nel finale e permettendo ad un Vingegaard impegnato allo spasimo di riavvicinarsi.
Il campione sloveno ha chiuso l'ennesimo assolo vincente con 14'' su Vingegaard, e un abisso sul resto della corsa. Un buon Lipowitz è arrivato a 1'21'', mentre anche Johannessen ha preceduto Evenepoel, quinto a 2'39''. A quasi quattro minuti ha concluso un gruppetto con anche l'astro nascente Seixas, Mas e Rodriguez.
Alla vigilia dell'ultima tappa, Pogacar ha allungato ancora in classifica generale. Lo sloveno guida ora con 1'01'' su Vingegaard, 2'21'' su Lipowitz e ben 4'11'' su Evenepoel.