Remco Evenepoel è stato respinto dalle prime montagne del Critérium del Delfinato, affrontate oggi nella sesta tappa con arrivo a Combloux. Il belga era partito con grande fiducia dopo la vittoria a cronometro di due giorni fa, con la maglia gialla sulle spalle e la voglia di misurarsi con Pogacar e Vingegaard sulle salite dopo il lavoro svolto negli ultimi mesi per colmare il gap emerso nello scorso Tour de France. il verdetto è stato negativo per Evenepoel. Già alle prime pedalate della salita finale, composta dalle scalate alla Cote de Domancy e alla Cote de Cry, il belga è rimasto staccato sotto il ritmo asfissiante imposto prima dalla UAE e poi direttamente da Tadej Pogacar.
Evenepoel ha sofferto molto nel finale, subendo gli attacchi di Lipowitz e Jorgenson, e arrivando con un pesante passivo di 1'50'' che ha il gusto amaro della bocciatura. "Sulla penultima salita stavo ancora benissimo, su quella finale andavo sempre più piano, chilometro dopo chilometro" ha commentato Evenepoel subito dopo l'arrivo.
Evenepoel: 'Pogacar ha dimostrato chi è il migliore'
Nonostante il risultato negativo, Remco Evenepoel si è fermato a parlare con i media subito dopo l'arrivo dela tappa di Combloux del Critérium del Delfinato. Il campione belga ha ammesso che il risultato è stato davvero pesante e inatteso. "Forse è stata colpa della caduta di ieri o ho avuto una brutta giornata.
Può succedere" ha commentato Evenepoel, che però ha reso onore alla netta superiorità dimostrata da Tadej Pogacar.
"Sulla penultima salita mi sentivo ancora benissimo, ma sull'ultima forse non mi ero ancora ripreso abbastanza. La UAE ha iniziato quella salita come se il traguardo fosse a due chilometri. È stato davvero pazzesco. Pogacar è stato semplicemente superiore ancora una volta. Ha dimostrato chi è il miglior corridore del mondo", ha dichiarato Evenepoel.
"Per una salita di soli otto chilometri i distacchi sono stati importanti", ha aggiunto Evenepoel.
Il campione della Soudal Quickstep ha riconosciuto di aver sofferto molto l'ultima parte di corsa sulla Cote de Cry. "Chilometro dopo chilometro andavo sempre più piano" ha commentato Remco Evenepoel, che però guarda ancora con ottimismo alle prossime due tappe di alta montagna.
"Domani è un altro giorno, forse avrò gambe completamente diverse", ha dichiarato il belga.
Steels: 'Pensavamo di essere più avanti'
Anche Tom Steels, Ds della Soudal Quickstep, non ha potuto nascondere che il risultato è stato inferiore alle aspettative. Evenepoel ha lavorato molto per perdere peso ed essere più efficace in salita, ma questo primo test non si è rivelato positivo. "Pensavamo di essere un po' più avanti" ha analizzato Steels. "Siamo più o meno nella stessa situazione dell'anno scorso. Anche allora abbiamo fallito nel Delfinato. Ora dobbiamo cercare di recuperare quelle piccole percentuali, abbiamo ancora del lavoro da fare", ha continuato il tecnico belga, a cui è stato chiesto della debolezza del team in montagna che oggi è emersa chiaramente.
"Siamo vulnerabili", ha ammesso Steels, che però guarda al Tour con fiducia. "Lì avremo anche altri corridori, come Paret-Peintre, la situazione si risolverà", ha concluso.