Niente da fare per Filippo Ganna nella tappa a cronometro, la terza, del Giro del Belgio. Al suo rientro dopo le classiche di primavera, partito come favorito numero uno della tappa, il campione d'Italia si è dovuto inchinare a Ethan Hayter. Il britannico, ex compagno di Ganna alla Ineos e da quest'anno portacolori della Soudal Quickstep, ha volato a 55 e mezzo di media su un percorso molto veloce e pianeggiante. Contemporaneamente al Giro del Belgio, il fitto calendario del ciclismo ha proposto anche la sesta tappa del Giro di Svizzera, che ha visto la vittoria in volata di Jordi Meeus dopo un finale appassionante in cui i fuggitivi sono stati raggiunti in extremis.

Belgio, buona prova di Baroncini

La terza tappa del Giro del Belgio, una cronometro di nove chilometri e settecento metri, proponeva un'opportunità interessante di tornare al successo per Filippo Ganna. Il percorso da Tessenderlo a Ham si è rivelato molto veloce, piatto, con lunghi rettilinei e qualche curva in cui tenere alta l'andatura. Ganna è scattato tra gli ultimi, nel ruolo del grande favorito, e ha espresso una buona prova, ma non sufficiente a scalzare dal primo posto Ethan Hayter.

Ganna è transitato all'intertempo con due secondi di ritardo dal britannico, e ha raddoppiato il passivo al traguardo, senza commettere errori particolari e pedalando con buona cadenza. Hayter ha chiuso in 10'29'', a 55.5 di media, contro i 10'33'' del campione d'Italia, a 55.1 di media.

Gli altri sono arrivati molto più distanti, con Florian Vermeersch a chiudere il podio a 16'' e Filippo Baroncini a 17''. In classifica generale, Ethan Hayter è passato al comando con 2'' su Ganna e 15'' su Vermeersch. Domani, sabato 21 giugno, il Giro del Belgio continua con la quarta tappa, che prevede l'arrivo sul Muro di Durby, un chilometro al 7%.

Ballerini sul podio in Svizzera

Mentre Hayter e Ganna si contendevano il successo in Belgio, al Giro di Svizzera si è assistito alla sesta tappa della corsa.

Il percorso prometteva un'ultima occasione per i velocisti, ma tre fuggitivi hanno sfiorato l'impresa. A lanciarsi all'attacco sono stati Mauro Schmid, Stefan Kung e Harry Sweeny. Il terzetto ha messo in difficoltà il gruppo e il suo tentativo di rimonta e solo all'ultimo chilometro si è concretizzato il ricongiungimento.

La RedBull Bora ha allora preso l'iniziativa per pilotare Jordi Meeus, mentre Arnaud De Lie si è perso nella mischia che si è creata. Una volta portato in testa, Meeus ha finalizzato il lavoro dei compagni vincendo nettamente davanti a Davide Ballerini e Lews Askey.

La classifica generale del Giro di Svizzera vede sempre al comando Vauquelin con 29'' su Alaphilippe e 39'' su Almeida.

Nelle altre corse della giornata si è registrata una bella vittoria di Filippo Agostinacchio, a segno ad Acqui Terme nella sesta tappa del Giro d'Italia Next Gen, la corsa rosa dedicata agli under 23. Agostinacchio si è inserito in una fuga da lontano e ha poi staccato nel finale i compagni d'avventura. La maglia rosa è rimasta sulle spalle dell'australiano Luke Tuckwell.

Alla Route d'Occitanie, corsa a tappe che percorre le strade dei Pirenei, Nicholas Prodhomme ha confermato i buoni risultati di questa stagione, la migliore della carriera, andando a vincere nell'arrivo in salita di Luz Ardiden. Il francese ha staccato di 1'53'' Piganzoli e di 2'23'' Cras e guida anche la classifica generale.