La stagione del ciclismo 2025 sta vivendo i suoi ultimi colpi di pedale, ma già si sta pensando a quello che accadrà tra un anno. Giovedì 23 ottobre, ASO, la Società del Tour de France, scoprirà il percorso dell'edizione 2026 della più importante corsa del ciclismo mondiale. Alcune parti del Tour sono in realtà già state scoperte e presentate ufficialmente, altre sono state anticipate dai giornali locali interessati al passaggio della corsa, mentre su diverse tappe restano dubbi che saranno sciolti solo nella rituale cerimonia di presentazione.

La corsa scatterà per la terza volta nella sua storia dalla Spagna. Dopo San Sebastian nel 1992 e Bilbao nel 2023, sarà Barcellona ad ospitare il Grand Dèpart. Il format scelto per questa partenza è decisamente particolare, con una cronosquadre in cui il tempo sarà preso sul primo corridore a tagliare il traguardo, e a seguire con una tappa degna di una grande classica.

Tour de France, subito un arrivo insidioso a Montjuich

Il Tour de France 2026 partirà sabato 4 luglio da Barcellona. Il fulcro dell'evento saranno i luoghi delle Olimpiadi del 1992, con gli arrivi delle due tappa fissati sulla collina del Montjuich, dove sorge lo stadio Olimpico. La prima tappa sarà una cronosquadre di 19.7 chilometri, con una prima parte pianeggiante e veloce e un finale con due brevi strappi che portano al traguardo.

La particolarità della prova è che il tempo sarà preso sul primo corridore che taglierà il traguardo. Gli altri corridori che arriveranno staccati avranno il loro tempo effettivo con il distacco accumulato dal primo.

Domenica 5 luglio si continuerà con la Tarragona - Barcellona, tappa inizialmente pianeggiante e poi molto mossa nella seconda parte. Dopo aver lasciato la costa ci si addenterà nell'entroterra per affrontare un paio di salite e poi entrare nel circuito finale a Barcellona. Si faranno tre giri di un anello che sale alla Cote del Castello di Montjuich e quindi all'arrivo fissato allo Stadio Olimpico.

Lunedì 6 luglio, il Tour de France lascerà la Spagna per tornare in patria affrontando già il primo arrivo in salita a Les Angles, una scalata non particolarmente dura.

I Pirenei, che si affronteranno subito e in modalità piuttosto leggera, potrebbero includere una tappa mossa con il Mur de Peguere e un altro arrivo in salita a Les Espécières. Dopo queste prime sei tappe dovrebbe esserci una fase interlocutoria, con tre giornate da dividersi tra velocisti e corridori da classiche.

A Parigi torna il circuito di Montmartre

Dopo il primo giorno di riposo, il Tour de France 2026 ripartirà con una tappa sul Massiccio Centrale e probabile arrivo a Le Lorian. Questa frazione potrebbe ripercorrere parte del tracciato di una famosa tappa del Tour 2024, in cui Vingegaard riprese e poi battè allo sprint Pogacar. Dopo una giornata riservata ai velocisti con l'arrivo sul circuito automobilistico di Magny Cours, il Tour de France si sposterà sui Vosgi per un arrivo in salita che dovrebbe essere a Planche des Belles Filles oppure a Le Markstein.

Il gran finale della corsa sarà sulle Alpi, con un primo arrivo in salita a Plateau de Solaison, una scalata di circa 12 chilometri all'8.5%. La sequenza di tappe di montagna dovrebbe essere spezzata da una cronometro individuale a Evian-les-Bains. Infine è previsto il gran ritorno dell'Alpe d'Huez, che al posto del classico arrivo potrebbe riproporre la doppia scalata con la discesa dal Col de Sarenne, una variante vista solo nell'edizione 2013. L'altra tappa di montagna alpina dovrebbe concludersi a Chambery, con salite come Grand Colombier e Col de la Biche.

Per l'ultima tappa a Parigi sarà riproposto il circuito che ha suscitato grandi entusiasmi, ma anche qualche critica, nello scorso luglio, con il passaggio da Montmartre che rievoca le Olimpiadi del 2024.