Le tasse o imposte che dir si voglia sono argomento delicato per tutti, specialmente in quest'epoca in cui il potere d'acquisto reale degli italiani è evaporato per mille motivi a prescindere dalle suddette. Era evidente che per darci il contentino relativo all'Imu, il legislatore ci avrebbe penalizzato in altri ambiti.
Riferendoci ai prodotti assicurativi, il vecchio limite massimo di detraibilità (i vecchi due milioni e mezzo di lire, cioè 1.291 e rotti euro, che consentono lo sconto Irpef del 19% pari a un risparmio effettivo di circa 245 euro) delle tradizionali polizze vita, cioè quelle caratterizzate dalla copertura "caso morte" o "invalidità permanente", riguarda ancora solo le polizze stipulate prima del 31.12.2000.
Per le polizze stipulate successivamente il limite di detraibilità è stato abbassato a 630 euro per quest'anno (poco meno di 120 euro risparmiati) e a 530 euro per il 2014 (circa 100 euro rimborsati).
Non sono invece stati intaccati i limiti che riguardano la deducibilità (che si differenzia dalla detraibilità perché interviene a monte sul reddito lordo abbattendolo) dei Pip, i piani individuali previdenziali, ancora scaricabili fino a 5194,57 euro/anno. Il risparmio effettivo è variabile e dipende dall'entità del reddito personale e quindi dalla relativa aliquota Irpef (mediamente si risparmia il 30% del versato).