Il 31 marzo si è conclusa quella che è stata chiamata la sanatoria delle cartelle esattoriali Equitalia per il 2014. File agli sportelli, code e tentativi di pagamento all'ultimo istante. È stata una giornata particolare per gli italiani. Intanto continua il ritornello proroga sì o proroga no. In questo articolo analizzeremo in quali casi è ammessa la proroga e quali sono gli strumenti per la sospensione della riscossione da parte di Equitalia.

Cartelle Equitalia, sanatoria 2014: proroga in pochi casi

Per quanto riguarda la cosiddetta sanatoria delle cartelle esattoriali Equitalia 2014 è ammessa la proroga soltanto in un caso specifico, quello che riguarda le ingiunzioni di pagamento.

Il DDL Enti Locali spiega come, per questi casi specifici, la data di scadenza per poter accedere allo strumento della sanatoria cartelle Equitalia 2014 sia il 31 maggio 2014.

Resta, però, un problema. La proroga per le ingiunzioni di pagamento attende ancora il via libera dalla Camera dei Deputati. Tutti coloro che vogliono sfruttare la sanatoria cartelle Equitalia 2014 per questa tipologia di accertamenti devono attendere.

Cartelle Equitalia, sanatoria 2014: strumenti per la sospensione

Tutti coloro, invece, che ritengono che le cartelle esattoriali Equitalia 2014 non siano effettivamente da pagare hanno tutta una serie di strumenti per dimostrarlo. Uno dei quali messo a disposizione da Equitalia.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Secondo le norme entrate in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, ecco quali sono i casi in cui si può richiedere la sospensione delle cartelle esattoriali Equitalia:

  1. se il credito è decaduto o andato in prescrizione, deve essere accaduto però prima dell'iscrizione al ruolo
  2. se è stato emesso un provvedimento di sgravio da parte dell'ente creditore
  3. se è intervenuta una forma di sospensione giudiziale o amministrativa
  4. se è intervenuta una sentenza di annullamento del debito
  5. se il pagamento è avvenuto prima dell'iscrizione al ruolo
  6. se sussistono altre motivazioni perché il credito non venga esatto.

Cartelle Equitalia, sanatoria 2014: la sospensione amministrativa e giudiziale

Lo strumento della "sospensione amministrativa" delle cartelle esattoriali Equitalia viene disposta dall'ente creditore stesso su richiesta propria o del contribuente.

La sospensione amministrativa è necessaria nel tempo in cui l'ente creditore analizza la domanda di sgravio o attende una determinata sentenza. Da ricordare - è un consiglio utile per tutti i contribuenti - che la "sospensione amministrativa" deve essere comunicata a Equitalia dall'ente creditore stesso.

La cosiddetta "sospensione giudiziale" delle cartelle esattoriali Equitalia viene invece disposta dal giudice a partire dalla richiesta del contribuente.

Per fare richiesta sono necessari due requisiti:

  1. dimostrare che il debito contenuto all'interno delle cartelle esattoriali Equitalia è illegittimo
  2. dimostrare che se il contribuente pagasse le cartelle esattoriali Equitalia andrebbe incontro a un "danno grave e irreparabile".

Ricordiamo che la sentenza sulla sospensione giudiziale delle cartelle esattoriali Equitalia sarà pronta entro 180 giorni dal momento in cui è stata presentata ufficialmente.