Quante sigle abbiamo dovuto imparare negli ultimi anni e tutte molto poco digerite: Imu, Tasi, Tari ed ora anche Iuc, visto che con questa sigla (che significa Imposta unica comunale) si vanno a riunire le tre precedenti imposte.



Imu e Tari 2014, chi le deve pagare e in quali casi?

Come tutti sappiamo, l'Imu, che prese il posto di un'altra famosa tassa, l'Ici, non dovrà essere più pagata, da quest'anno, per le prime case e per i fabbricati rurali, nonchè per le proprietà agricole; la Tari, invece, è la nuova componente sui rifiuti e va corrisposta per qualsiasi locale o area scoperta in quanto produttori di rifiuti urbani. Per quanto riguarda la Tari, la tassa va applicata in considerazione della superficie accertata o qualsivoglia dichiarata. Se l'unità immobiliare non risultasse iscritta al catasto, la Tari verrà pagata secondo la superficie calpestabile. 


Tari 2014, a chi e quanto dobbiamo pagare? 

Chi determina l'importo da pagare? E' l'ufficio del Comune a stabilire la cifra da corrispondere secondo la superficie e la quantità di rifiuti potenzialmente prodotti o secondo altri criteri applicabili alla tipologia dell'attività svolta presso tali locali.


Il governo Renzi, a tal proposito, ha già previsto la possibilità che i Comuni possano aumentare le aliquote fino ad un massimo dello 0,8 per mille, mentre ancora non sono note le date di scadenza per i pagamenti. il possibile aumento dell'aliquota servirà a finanziare i minori introiti derivanti dall'applicazione delle detrazioni Tasi (tassa sui servizi comunali come le fognature o la manutenzione delle strade) per le famiglie che attualmente versano in difficoltà economiche.