Diventa sempre più probabile uno 'stop' alle sanzioni e alle multe per i contribuenti che pagheranno in ritardo la Tasi. Come vi avevamo anticipato in precedenza, il Governo sta prendendo sempre più in seria considerazione questa ipotesi, alla luce della grande confusione e dell'incertezza che ha contraddistinto il pagamento della nuova tassa sui servizi indivisibili. Vediamo quali possono essere gli scenari futuri.


Tasi 2014, Governo Renzi verso blocco sanzioni e interessi moratori per ritardato pagamento

Le parole del sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, circa la non applicazione di sanzioni sul ritardato pagamento della Tasi, fanno riferimento all'articolo 10 dello Statuto del contribuente (Legge N.

212 del 27 luglio 2000) in cui viene testualmente affermato: 'Non sono irrogate sanzioni, nè richiesti interessi moratori al contribuente qualora egli si sia conformato a indicazioni contenute in atti dell'amministrazione finanziaria...le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza'.



'Le condizioni di incertezza' citate nello Statuto non sono certamente mancate con la Tasi, a partire dal diverso comportamento fatto registrare dai Comuni d'Italia che hanno agito in maniera del tutto indipendente. Nonostante il calendario fiscale imponga tutt'ora il pagamento della Tasi entro il 16 giugno, le Giunte comunali di tutta Italia sono state letteralmente invase dalle missive di protesta dei contribuenti, Caf e commercialisti al punto di disporre già delle proroghe locali.



Tasi 2014, la scadenza è il 16 giugno, ma in molti Comuni c'è già la proroga

Come vi avevamo anticipato ieri sono già diversi i Comuni che hanno spostato la scadenza di pagamento della Tasi: a Brescia si pagherà entro il 12 luglio, a Mantova addirittura entro il 31 luglio, a Piacenza e Ferrara entro il 30 giugno. A questo punto c'è da prevedere che tale comportamento sarà imitato anche da altri Comuni.