Cambierà tutto, o quasi, per quanto riguarda le tasse automobilistiche secondo quanto indicato nella bozza di riforma della Pubblica Amministrazione che verrà illustrata domani, venerdì 13 giugno, durante il consiglio dei ministri, presieduto dal Governo Renzi. Archivio unico sui veicoli circolanti e tasse automobilistiche più care fino al 12 per cento nel 2015. Vediamo quali sono i punti principali del provvedimento.



Tasse automobilistiche, bollo più caro nel 2015, addio Ipt, arriva l'Iri

Cominciamo dal bollo delle auto che, per il solo 2015, aumenterà del 10-12 per cento: la quota di rincaro verrà stabilita da ogni Regione.

Viene abolito il superbollo, la sovrattassa di proprietà che doveva essere pagata dai possessori di automobili di alta cilindrata. Scongiurata (a meno di sorprese dell'ultimo minuto) anche la ventilata stangata sui passaggi di proprietà delle vetture usate.



In pratica, si tratta di una vera e propria trasformazione della tassazione sui veicoli. L'intento è chiaramente quello di eliminare l'Ipt (l'imposta provinciale di trascrizione) che viene pagata sia per quanto riguarda l'acquisto delle vetture nuove, sia per quanto riguarda le auto usate. L'eliminazione dell'Ipt comporterà, comunque, l'introduzione di un nuovo tributo, che andrà a beneficio delle Regioni e delle Province autonome.



Tale tributo prenderà il nome di Iri, ovvero Imposta regionale di immatricolazione: questa nuova tassa non riguarderà più l'usato ma soltanto le auto nuove, entrerà in vigore a partire dal 2015 e come l'Ipt cambierà da Regione a regione, sul territorio nazionale.