Si avvicina sempre di più la scadenza fissata dalla legge in vista del pagamento della prima rata della Tasi 2014: la deadline è fissata al 16 ottobre ma solo per i Comuni che hanno deliberato aliquote e detrazioni Tasi 2014 entro settembre, per tutti gli altri si dovrà pagare il tributo in un’unica soluzione entro il 16 dicembre prossimo con aliquota standard fissata all’1 per mille. In queste ore milioni di contribuenti si stanno dunque attivando con l’intento di ultimare per tempo il calcolo della Tasi 2014, procedura non complessa ma di certo delicata: uno dei parametri fondamentali da dover tenere a mente è quello connesso alle detrazioni Tasi 2014 che in molte circostanze sono in grado di alleggerire il ‘peso’ del tributo mentre in altre conducono addirittura all’esenzione dal pagamento.
Stando ai dati diffusi dal MEF, esistono oltre 100mila combinazioni diverse di detrazioni Tasi 2014 che i Comuni hanno finanziato ricorrendo all’incremento delle aliquote su prima e seconda casa (come risaputo la legge concedeva alle amministrazioni la possibilità di innalzare le aliquote Tasi 2014 su prima e seconda casa nella misura massima dello 0,8 per mille proprio per finanziare le detrazioni). Nonostante una varietà così imponente ogni possibile combinazione di detrazioni Tasi 2014 viene ad essere ricondotta ad un doppio binario: detrazioni Tasi 2014 per rendita catastale e detrazioni Tasi 2014 per figli a carico. Le prime sono indirizzate a titolari di immobili con rendita catastale ridotta che fino ad una certa soglia producono sensibili decrementi dell’imposta, le seconde sono invece rivolte a nuclei familiari con figli dimoranti nell’immobile.
All’interno di queste due categorie di detrazioni Tasi 2014 esistono però, come accennato, diverse tipologie incrociate fra loro, consigliamo dunque un’attenta lettura delle delibere del proprio Comune. Cerchiamo adesso di capire come conteggiare le detrazioni Tasi 2014 avendo poi cura di fornire due esempi di detrazioni deliberate dai Comuni di Roma e Milano.