È arrivata ufficialmente con un tweet la notizia che riguarda il nuovo regime dei minimi 2015 per le partite Iva: presto ci sarà la contro-riforma. Secondo le ultime dichiarazioni si terrà il giorno 20 febbraio il Consiglio dei Ministri in cui si ridefiniranno le condizioni per quello che è stato definito come "il più clamoroso autogol" del governo Renzi. Dopo la corsa al vecchio regime, il cambio dei requisiti e le polemiche, il nuovo regime minimi 2015 torna sotto ai riflettori apprestandosi a cambiare ancora, cosa succederà?

Nuovo Regime dei minimi 2015, venerdì il Cdm per capire il da farsi

È stato definito da Renzi stesso come "il più clamoroso autogol" del governo, in un mea culpa un po' tardivo ma provvidenziale e, si spera, concretamente sanatorio.

L'eliminazione dei requisiti anagrafici e temporali in virtù di tetti per nulla commisurati alla reale retribuzione dei professionisti insieme a un'aliquota fiscale elevata dal 5 al 15% ha infatti gettato un vero e proprio scompiglio tra i professionisti, innescando un boom di nuove partite IVA in vista del nuovo regime. Che le misure per le nuove partite Iva dei nuovi minimi 2015 non fossero esattamente auspicabili lo si sapeva già dal lancio della proposta, ma dubbi e polemiche sono stati bellamente ignorati e il governo ha proceduto ugualmente con la nuova legge di Stabilità 2015 fino ad ora.

Il Cdm voluto da Renzi esaminerà la faccenda solo venerdì 20 ma a questo punto risulta difficile prevedere con precisione cosa succederà: ferme restando le tempistiche necessarie e le priorità del governo, l'ipotesi più accreditata al momento è quella di modificare la soglia dei 15 mila euro prevista per i professionisti e innalzarla a 20mila euro.

Sarebbe un segnale positivo, ma difficilmente tale correttivo potrebbe concretamente risanare la situazione perché, pur allargando effettivamente in maniera considerevole la platea dei beneficiari, l'aliquota del 15% rimarrebbe comunque una mazzata non indifferente. Secondo indiscrezioni, il governo potrebbe decidere di effettuare un'operazione di "taglia e cuci" anche su questo fronte, portando tale soglia al 10%, percentuale a metà tra i vecchi e i nuovi minimi 2015.

Venerdì in arrivo anche il nuovo decreto fiscale: arriva l'Iri, l'imposta sul reddito degli imprenditori

Le partite IVA per i contribuenti minimi si apprestano dunque a cambiare ancora e le possibilità sono svariate e per ora tutte "papabili": per il Sole 24 ore c'è anche la possibilità di riesumare il vecchio regime dei minimi 2014 con le aliquote contributive e fiscali dello scorso anno.

In ogni caso, nello stesso giorno del Cdm ci sarà l'arrivo di un decreto fiscale che vedrà il debutto della nuova imposta sul reddito dell'imprenditore, l'Iri, per cui sarà necessario attendere le prossime mosse del governo. Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto "Segui" in alto.