Doveva essere la rivoluzione e così è. Stiamo parlando del 730 per il 2015, con la versione precompilata che sembrava essere il fiore all'occhiello della riforma del fisco del nostro Governo. Fisco Amico lo chiamavano, ma un amico deve aiutarci per essere chiamato tale, non metterci ancora di più in difficoltà. La miriade di errori riscontrati dal primo giorno in cui è stata data la possibilità ai contribuenti di recuperare il rispettivo 730 on line e di inviarlo, ha generato quello che molti si aspettavano, il caos.
Molti errori nella precompilata
In molti 730, l'Agenzia delle Entrate ha inserito i redditi di pensione o di lavoro dipendente senza inserire i giorni di lavoro o pensione svolti. E non parliamo dei contributi per colf e badanti che spesso riportano cifre errate per le detrazioni. La dichiarazione dei redditi precompilata continua ad essere al centro del dibattito nazionale, le riunioni tra Rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate, professionisti e Caf sono quotidiane. Molti contribuenti che hanno già provveduto all'invio da soli senza accorgersi degli errori presenti sono a rischio sanzioni. Per questo motivo sono al vaglio alcune soluzioni che dovrebbero risolvere questa confusione.
Le soluzioni allo studio in queste ore
Innanzitutto, i professionisti del settore come Caf e commercialisti hanno chiesto uno slittamento del termine ultimo di invio del 730/2015. La scadenza era prevista entro il giorno 7 luglio 2015, ma quasi certamente sarà prorogata almeno fino al 14 luglio. Si sta valutando anche di permettere al contribuente che ha già presentato la dichiarazione tramite il proprio cassetto fiscale, di poter annullare la dichiarazione e di poterla presentare ex-novo tramite Caf ed intermediari.
Oppure comunicare al contribuente la cui dichiarazione risulta essere errata, di intervenire con il 730 correttivo o con il modello unico in scadenza ad ottobre. Si valuta anche se è possibile dare al contribuente la possibilità di riaprire la dichiarazione già inviata, correggerla autonomamente e inviarla di nuovo. Quindi, dovrebbe essere a carico dell'Agenzia delle Entrate il compito di avvisare il cittadino che nel 730 precompilato non comparivano, per esempio, i giorni di lavoro dipendente e che quindi va corretta.
Si aspettano nuovi aggiornamenti in queste ore anche se un dato positivo è che sono solo 300.000 i precompilati già spediti dai contribuenti. Nonostante l'enfasi con cui il Fisco dà questo numero, sono pochi rispetto ai milioni di contribuenti che dovrebbero presentare la dichiarazione. Infatti la maggior parte si sta rivolgendo agli intermediari per evitare errori, ed alla luce della confusione che c'è, non si può dargli torto.