Un taglio delle tasse di 45 miliardi nei prossimi tre anni in cambio del via libere alle riforme. E' questo, in sintesi, il contenuto del patto proposto agli italiani da Matteo Renzi dal palco dell'Assemblea Nazionale del Pd. Svoltasi all' Expo di Milano.

Una 'rivoluzione copernicana del fisco' l'ha definita il premier, illustrando l'intenzione di procedere, nei prossimi tre anni, alle seguenti riduzioni delle tasse:

  • abolizione della Tasi nel 2016;
  • riduzione di Ires e Irap nel 2017;
  • taglio delle aliquote Irpef per i redditi medio-bassi attraverso la ridefinizione degli scaglioni e bonus di 80 euro per le pensioni minime nel 2018.

I fondi per operare il taglio delle tasse annunciato dovrebbero essere recuperati attraverso tagli e riforme, da qui la proposta del nuovo 'patto con gli italiani' annunciato da Renzi: tagli alle tasse in cambio delle riforme.

Le reazioni del sindacato al taglio delle tasse annunciato da Renzi.

L'annuncio di Renzi ha immediatamente riscaldato il dibattito politico con reazioni di segno opposto registrate non solo tra i partiti politici, ma anche tra le parti sociali, con i sindacati che sono apparsi generalmente scettici e prudenti in merito all'effettiva possibilità di effettuare il taglio delle tasse promesso dal premier.

Secondo Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, il taglio della Tasi avrebbe un costo di 3,8 milioni di euro a fronte del quale paventa la possibilità di una ulteriore riduzione di risorse per i Comuni, costringendoli ad aumentare la pressione fiscale gestita a livello locale.

Ancora più netto il giudizio di Francesco Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, per il quale le promesse di Renzi sembrano una 'rivoluzione berlusconiana'.

Il programma di Renzi per il taglio delle tasse.

Critiche che non sembrano frenare Matteo Renzi sulla strada delle riforme che, al ritorno dalla pausa estiva, dovranno obbligatoriamente prendere la strada dei tagli, visto che serviranno subito 728 milioni di euro per evitare l'aumento delle accise sui carburanti.

Con la nuova Legge di Stabilità, inoltre, bisognerà trovare 16 milioni di euro per evitare un nuovo aumento dell'iva.

Ecco spiegata la mossa del 'patto con gli italiani' di berlusconiana memoria cui è stato costretto a ricorrere il segretario del PD, che ha assolutamente bisogno di ritrovare il consenso, dentro e fuori il suo partito, per produrre le riforme previste dalla spending review: si parte da quella della Pubblica Amministrazione, calendarizzata per il prossimo 8 agosto, e del Senato, prevista a settembre.

Altre lacerazioni come quelle avute sul Jobs Act e sulla scuola potrebbero avere un effetto devastante sulla guida, da parte di Renzi, sia dell'esecutivo che del partito.