Ancora un provvedimento all’insegna del taglio della pressione fiscale per gli Italiani. Il Governo Renzi sta inserendo in Legge di Stabilitàuna misura che riduca una delle addizionali all’Irpef che pagano gli Italiani, quella regionale. La notizia proviene dal Governo stesso, o meglio dal relatore della Legge di Stabilità, il parlamentare del PD Fabio Melilli.

Di cosa si tratta?

L’Irpef che mensilmente viene trattenuta nelle buste paga degli italiani o sulle pensioni, oltre che nelle casse dello Stato finisce anche in quelle delle Regioni e dei Comuni.

Stiamo parlando delle addizionali all’Irpef, balzello che per esempio dal 1998 ogni cittadino deve pagare alla Regione presso la quale ha eletto il proprio domicilio fiscale. Con la Legge di Stabilità che in questi giorni è alla Camera dei Deputati per la consueta seconda lettura (la prima è al Senato), il nostro esecutivo sta pensando di inserire la riduzione dell’aliquota per l’Irpef dovuta alla Regione. Si tratterebbe di un ritorno di fiamma per uno dei cavalli di battaglia del nostro Premier Matteo Renzi che aveva in mente di mettere in Stabilità un freno all’aumento di qualsiasi tributo, tassa o imposta, da parte dei governatori regionali. Ormai la riduzione delle tasse sta assumendo la fisionomia di una telenovela, con balzelli che vengono abbassati (almeno teoricamente) dal Governo nonostante la copertura finanziaria sia tutt’altro che facile da trovare.

Proprio su questo alcuni oppositori dell’Esecutivo puntano il dito chiedendosi dove verranno trovati i soldi e perché per altre cose molto urgenti come le pensioni, si parla di costi troppo elevati.

È un taglio che le Regioni possono permettersi?

Il problema di fondo è che le Regioni hanno già a che fare con un grave problema, quello del debito che sono costretti a saldare nei confronti dello Stato centrale relativo ai debiti della Pubblica Amministrazione.

Non da meno il problema Sanità, con i tagli del Governo che si sono abbattuti proprio sulle casse regionali. Secondo il relatore Melilli, la soluzione sarebbe il congelamento per il 2016 delle rate di debito da estinguere da parte delle Regioni. In parole povere, il mancato gettito dell’addizionale Irpef sarebbe spostato dalla Regione allo Stato che avrebbe in meno i soldi che le Regioni versano per i debiti prima citati.

Il cittadino avrebbe meno Irpef da pagare, questo è fuori discussione, ma le casse dello Stato ne risentirebbero. Sembra un gioco di illusionismo, ma si chiude una falla e se ne apre un’altra, su questo i delatori del Governo hanno perfettamente ragione. Abbassare le tasse oggi, senza poterselo permettere avrà come conseguenza obbligatoria, l’aumento delle stesse domani, questo è fuori luogo, dal momento che i debiti, non vengono estinti, ma solo rinviati.