Novità in arrivo per le partite Iva a partire dal 2017, in base a quanto è stato previsto dal decreto legge fiscale attualmente al vaglio del Senato e approvato dalla Camera. Non si tratterebbe di una tassa ma di veri e propri adempimenti fiscali ai quali commercianti, professionisti e artigiani dovranno obbligatoriamente rispettare.

Il nuovo decreto legge sulle Partite Iva per il 2017

Tutti i titolari di Partita Iva, dal prossimo anno, dovranno inviare la propria documentazione di spese e fatture emesse non più annualmente ma attraverso comunicazioni trimestrali.

La nuova misura è stata inserita nel nuovo decreto Fiscale della Manovra economica varata dal governo Renzi e sarà adottata per cercare di combattere i mancati versamenti dell'imposta da parte contribuenti e il gravissimo e sistematico fenomeno dell'evasione dell'Iva. Attualmente, il commercialista una volta l’anno, inviava all'Agenzia delle Entrate il totale fatturato del cliente, dal 2017 le regole cambieranno e secondo le nuove disposizioni, le comunicazioni dovranno pervenire in forma estremamente dettagliata. Sarà necessario specificare fattura per fattura, un iter che renderà necessario sicuramente un lavoro molto più difficoltoso e oneroso per gli studi dei commercialisti.

Sanzioni e nuovi costi di gestione delle Partite Iva

La nuova gestione delle partite Iva, subirà sicuramente un aumento delle spese per i loro titolari stimati in 480 euro annui nel 2017 e 720 dal 2018. Sono previste sanzioni inoltre per l’errata o omessa trasmissione dei dati delle singole fattura, da un minimo di 25 euro a un massimo di 25mila euro.

Per chi invece non comunicherà periodicamente la propria situazione fiscale, cioè ogni tre mesi come prevede il nuovo decreto, si partirà da una multa di 500 euro fino ai 2.000 euro che potrà prevedere una riduzione del 50 per cento se si adempie al pagamento entro 15 giorni. Per ora, i nuovi adempimenti fiscali, non sembrano per nulla facilitare la situazione dei contribuenti, rischiando di trasformarsi in una nuova “tassa occulta” che certo non agevolerà la vita delle imprese e di tutti i professionisti possessori di partita Iva.