Con l'arrivo del nuovo anno non sono state cancellate le Agevolazioni fiscali per le famiglie che vivono un disagio economico. Di particolare interesse risulta il Bonus luce e gas 2017 che consiste in un'agevolazione riconosciuta a quei nuclei familiari costretti a vivere in condizioni di ristrettezze.

Cosa è il Bonus sociale luce e gas

Si tratta di una agevolazione che si traduce in una sorta di compensazione della spesa sostenuta dagli utenti per la fornitura elettrica e per il gas naturale. Una forma di sostegno, insomma, che va nella direzione di sostenere le famiglie disagiate assicurando un risparmio sulle spese che derivano dai consumi di gas e luce all'interno delle proprie abitazioni.

Come richiedere il Bonus

La domanda può essere presentata o direttamente agli uffici competenti del proprio Comune di residenza oppure presso un Caf. Nel primo caso sarà necessario compilare un modulo facilmente reperibile sui siti internet dell'Anci e dell'Aeegsi prima di recarsi agli sportelli del Municipio. Nel secondo caso invece, il modulo verrà messo a disposizione dallo stesso Caf che provvederà anche a trasmettere direttamente la documentazione al Comune di appartenenza. La stessa domanda verrà poi esaminata dal Sistema di Gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche che, in caso di esito positivo della richiesta, riconoscerà ai singoli Comuni la possibilità di concedere il Bonus in questione.

Differenze dal 2016

Con il nuovo anno, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha previsto un aumento percentuale, dal 20% al 30%, della riduzione del costo delle bollette secondo il seguente schema:

  • Famiglie composte da 1-2 persone: bonus di 112 euro rispetto agli 80 euro del 2016
  • Famiglie con 3-4 componenti: bonus di 137 euro al cospetto dei 93 euro del 2016
  • Famiglie con più di 4 persone: bonus di 165 euro contro i 153 euro del 2016

Oltre ad un aumento delle agevolazioni fiscali va registrato anche l'innalzamento del tetto massimo del reddito ISEE che infatti passa a 8.107,5 euro rispetto ai 7.500 euro previsti nel 2016.