Negli ultimi giorni, in Parlamento, è ripresa la discussione inerente il disegno di legge n. 1473 che, se approvato, andrà a stravolgere parte della disciplina attualmente vigente in materia di agevolazioni fiscali e di sostegno al reddito delle famiglie con figli. Attraverso lo stesso, verrà introdotto il c.d. assegno universale, una nuova forma di agevolazione che andrà a sostituire alcuni tra i più vecchi istituti di sostegno al reddito familiare.
Quali sono dunque le novità in arrivo?
Addio agli assegni per i nuclei familiari ed alle detrazioni per figli minori a carico
Tra le più rilevanti innovazioni va annoverata sicuramente l’abrogazione dei seguenti mezzi di sostegno al reddito familiare:
- detrazioni per i figli minori;
- assegni per il nucleo familiare;
- i vecchi assegni familiari (nati alla fine degli anni 50);
- i più recenti assegni ai nuclei familiari con almeno tre figli minori (introdotti, invece, nel 1998).
Si sottolinea, a proposito delle detrazioni, che resteranno invece in vigore quelle previste per il coniuge a carico e per gli altri soggetti facenti parte del nucleo familiare (si ricorda che sono considerati "a carico" coloro che percepiscono nell'anno un reddito complessivo inferiore agli € 2840,51).
Quanto sopra elencato sarà sostituito dall'assegno universale, una misura pensata, secondo opinione di coloro che ne hanno promosso la discussione in Parlamento, con lo scopo di rendere più omogenea ed equa la disciplina legislativa inerente il sostegno alle famiglie con figli.
Assegno universale: requisiti e beneficiari della nuova misura
L'assegno universale consiste in un importo che verrà corrisposto a tutte le famiglie in cui sono presenti figli a carico di età inferiore ai 26 anni; si sottolinea come ciò implichi una certa estensione delle agevolazioni a categorie precedentemente escluse da misure di sostegno al reddito (i disoccupati, ad esempio, non possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare).
I beneficiari di tale misura percepiranno una somma (si ipotizza a cadenza mensile e d'importo compreso tra i 100 ed i 200 euro) inversamente proporzionale all'età del figlio per cui si ha diritto all'agevolazione.
Il disegno di legge prevede, inoltre, un limite di reddito familiare ISEE sotto il quale si potrà percepire per intero l'assegno universale. Tale soglia è pari a € 50000 per le famiglie con un solo figlio a carico ed aumenta di € 5000 per ogni altro figlio a carico.
Superato il paletto sopra menzionato, la misura dell'assegno andrà a diminuire, fino ad azzerarsi completamente se il sopra menzionato reddito ISEE supera i € 70000.
Modi per beneficiare dell'assegno universale: possibile la scelta tra due opzioni
L'assegno universale giunge con un'interessante novità: gli aventi diritto, infatti, potranno decidere se usufruire dell'agevolazione in denaro o come detrazione fiscale; ciò permetterà a molti di evitare le complicazioni causate dal fattore incapienza fiscale (la restituzione del Bonus Renzi a fine anno, a tal proposito, è un esempio che fa scuola).