Oggi, secondo indiscrezioni trapelate da ambienti parlamentari, la commissione Bilancio del Senato dovrebbe autorizzare la riscrittura della definizione agevolata dei ruoli. E questa è già, per molti contribuenti, una buona notizia. Ma ce n'è un'altra che potrebbe far trascorrere a molti una fine d'anno molto più serena e con più di qualche euro risparmiato in tasca. Infatti, è stato inserito nella Legge di Bilancio un emendamento, esattamente il n°1.0.17, che se dovesse essere approvato alleggerirebbe, e di molto, il carico da pagare per coloro che hanno aderito o aderiranno alla rottamazione delle cartelle della ex Equitalia.

Vediamo di capire cosa prevede, quindi, questo nuovo emendamento.

Cosa prevede l'emendamento 1.0.17

Secondo quanto è dato sapere, l'emendamento proposto dal Pd consentirebbe, in sintesi, di non pagare le sanzioni anche in presenza di un accertamento positivo, da parte dell'Agenzia delle Entrate, di un mancato versamento delle tasse. Qualcosa di molto simile, per alcuni, ad un condono fiscale. Le disposizioni più favorevoli, contenute nella proposta di modifica, si applicherebbero esclusivamente agli accertamenti effettuati dal Fisco sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e sulle dichiarazioni Iva in essere al 16 ottobre 2017. Di conseguenza, non vi rientrerebbero quelli più recenti successivi a tale data.

Gli importi dovuti, al netto delle sanzioni, potranno, inoltre, essere versati o in unica soluzione entro maggio 2018 o, anche, più tranquillamente in 6 rate fino, al massimo, a marzo 2019. L'emendamento 1.0.17 dovrebbe essere oggetto di votazione già lunedì prossimo.

La riapertura dei vecchi carichi

A presentare l'emendamento è stato il capogruppo del Pd in commissione Bilancio del Senato, Giorgio Santini.

Lo stesso ha presentato l'emendamento, approvato ieri, che consente di far rientrare nella definizione agevolata anche i vecchi carichi, in particolare quelli degli ultimi 17 anni, dal 2000 al 2016. Inoltre, il termine ultimo per sanare eventuali omessi versamenti, che in precedenza era stato fissato al 30 novembre, sarà molto probabilmente prorogato di un'ulteriore settimana fino al 7 dicembre 2017, così da consentire ad un numero maggiore di contribuenti di aderire.

E, per di più, la definizione agevolata viene allargata anche ai tributi degli Enti territoriali, come Imu, Tasi o Tari notificati dall'ente creditore fino, anche qui, al 16 ottobre 2017. Lo stesso può dirsi delle entrate non tributarie dei Comuni, come le multe stradali. Anche se, in questo specifico caso sarà necessario un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate, perché con la rottamazione la multa viene, di fatto, cancellata e sarebbero dovuti solo gli interessi.