La notizia era già circolata negli ultimi mesi del 2017 tanto che in molti credevano che la norma fosse già in vigore, ma ora c’è l’ufficialità: la Legge di Bilancio 2018, definitivamente approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 Dicembre a poche ore dal Capodanno, prevede l'aumento del tetto per l'esenzione per Compensi di attività sportive da 7.500,00 a 10.000,00 Euro.
Maggior spazio per compensi e rimborsi a tecnici e dirigenti
In particolare il comma 367 lett. b dell'unico articolo della Legge di Bilancio 2018, eleva da 7.500,00 a 10.000,00 Euro l’importo che non concorre a formare il reddito imponibile delle indennità, dei rimborsi forfettari, dei premi e dei compensi.
Questo non solo per il mondo sportivo, ma anche per le attività musicali.
Nel corso del 2017 il Ministro Luca Lotti aveva lasciato intendere a più riprese di voler apportare tale modifica e di ritenerla fondamentale per l’evoluzione dello sport in Italia.
Lasciando da parte per un momento le varie opinioni, guardiamo agli affetti della nuova normativa. Le associazioni sportive, con la nuova riforma del Terzo Settore, si troveranno ad affrontare tantissimi cambiamenti, alcuni più radicali, altri meno. Stesso discorso, in molti ambiti più profondamente, per le associazioni non profit e gli enti del terzo settore.
Si amplia la 'No TAX AREA'
Il pacchetto sport della Legge di Bilancio 2018 prevede soprattutto, e per quanto riguarda questo specifico contesto, la No TAX AREA fino ai 10.000,00 Euro per i compensi sportivi.
Un passaggio a dir poco rivoluzionario che cambia radicalmente il modo di intendere i compensi per molte associazioni che vivono e proliferano grazie all’impegno di collaboratori, volontari e persone che impiegano il loro tempo libero per contribuire alla crescita sportiva dei territori locali.
In pratica, sino ad oggi i primi 7.500,00 Euro percepiti durante l’anno solare come compenso sportivo rimanevano in esenzione da contributi previdenziali e IRPEF.
L’eccedenza, oltre ai 7.500,00, era invece tassata secondo legge. Oggi il limite si sposta a 10.000,00, quindi 2.500,00 Euro in più all’anno esentasse. Innalzando il limite, le ASD e SSD avranno dunque un margine maggiore per compensare istruttori, dirigenti e collaboratori.
Ma la Legge di Bilancio prevede anche altre novità, tra le quali, le principali riguardano un contributo sotto forma di credito d’imposta del 12% dell’ammontare, sino a un massimo di 25.000,00 Euro, per interventi di ristrutturazione degli stadi di proprietà oppure in concessione a società di Calcio di Serie B, Lega Prof e Serie D.
Infine, le attività sportive dilettantistiche potranno essere esercitate con scopo lucrativo in una delle forme societarie di cui al titolo V del libro V del Codice Civile. Ma su questo molti Enti di Promozione Sportiva, sono già sul piede di guerra e l’argomento verrà affrontato più approfonditamente in futuro prossimo.