Gli Studi di settore per il futuro e almeno nelle intenzioni del Governo dovrebbero essere aboliti con la prossima riforma fiscale che dovrebbe introdurre anche la flat tax e il reddito di cittadinanza. Intanto, però, le attuali normative continuano a valere per il passato. Ed ecco che l'Amministrazione finanziaria, dopo aver dato il via alla fase 2 della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, procede ad inviare dai 150 mila ai 160 mila avvisi ad altrettanti contribuenti circa le anomalie riscontrate nella trasmissione dei dati relativi agli Studi di settore, imputabili al triennio 2014-2016.

Lo scopo dell'Amministrazione finanziaria è quello di indurre i contribuenti che hanno commesso degli errori ad avvalersi dell'istituto del ravvedimento operoso. In questo modo il contribuente non subirà sanzioni eccessive e, nello stesso tempo, verrà ridotto il carico di contenzioso tributario da smaltire.

Le tipologie di anomalia riscontrate

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, con proprio provvedimento del 18 giugno 2018 n. 121001, in attuazione dell'articolo 1, commi da 634 a 636 della Legge 23 dicembre 2014 n. 190 ha individuato, esattamente, 69 diverse tipologie di anomalie che necessitano di correzione. Il provvedimento del Direttore è soggetto a pubblicità legale.

Di conseguenza, è scaricabile dal sito dell'Agenzia delle Entrate. In particolare esso si compone di due testi, il provvedimento stesso e le specifiche tecniche. Queste ultime contengono l'elenco dettagliato delle 69 tipologie di anomalia e le loro varianti. A solo titolo d'esempio, queste includono la differenza di valore dal 2015 al 2016 tra rimanenze finali ed esistenze iniziali.

Oppure, ancora, l'omessa dichiarazione del valore dei beni strumentali di un'impresa in presenza dei relativi ammortamenti.

Chi riceve la comunicazione

Anche per quanto riguarda il ricevimento materiale dell'avviso da parte dell'Amministrazione finanziaria vi sono delle precisazioni da fare. In ossequio a quanto effettuato direttamente dal contribuente, se quest'ultimo ha delegato un professionista o altro intermediario abilitato al ricevimento degli avvisi e delle comunicazioni da parte dell'Erario, quest'ultimo inoltrerà la comunicazione al professionista che avrà il dovere di avvisare il proprio cliente. Differentemente, se il contribuente non ha concesso la delega, l'avviso dell'Agenzia delle Entrate verrà inoltrato direttamente allo stesso. Il contribuente interessato potrà reperire la propria comunicazione accedendo alla sezione del sito dell'Agenzia delle Entrate relativa al suo cassetto fiscale. Comunque, in via preventiva, L'Agenzia delle Entrate avviserà il soggetto interessato attraverso una mail al suo indirizzo di posta elettronica certificata. Come accennato, l'obiettivo è quello di indurre il ravvedimento operoso per il passato. E, relativamente, alla dichiarazione 2017 spingere ad un cambio di atteggiamento e ad una maggiore attenzione.