Lunedì, 30 Luglio 2018, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nota sul suo profilo ufficiale nella quale ha denunciato un tentativo di phishing che potrebbe ingannare i contribuenti, portandoli in questo modo a fornire tutti i dati personali a chi, successivamente, li utilizzerebbe in maniera errata. La truffa circola via e-mail e generalmente viene inviata da due indirizzi ben precisi, segnalati anch'essi dall'Agenzia delle Entrate. Vediamo, dunque, i dettagli e cosa bisogna fare in caso di ricezione del messaggio nella propria posta elettronica.

L'e-mail truffa dell'Agenzia delle Entrate

Quando si ricevono e-mail bisogna prestare particolare attenzione, in quando potrebbero celarsi tentativi di truffa. E' quello che è successo ad alcuni contribuenti i quali, negli ultimi giorni, hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica dall'Agenzia delle Entrate piuttosto strano, riguardante il rimborso fiscale: ''Con la presente ti informiamo che, nel tentativo di rimborsare l'account, l'operazione non è andata a buon fine'', c'è scritto. In più, invita il destinatario ad accedere alla propria area personale con un link testuale per aggiornare le proprie informazioni. A cercare di dare maggiore credibilità alla mail, sono inseriti anche altri dati come la data del pagamento, il numero della fattura e l'importo.

Purtroppo, però, se si effettua l'accesso tramite il link indicato nel messaggio, chi lo ha inviato entra in possesso di tutti i dati del contribuente, utilizzandoli poi a proprio vantaggio. Per questo motivo, è di fondamentale importanza, ancor prima di leggere e interagire con la mail, verificare il mittente: nel caso della truffa dell'Agenzia delle Entrate, vengono utilizzati prevalentemente due indirizzi, ossia noreplys221@agenziaentrate.gov.it o noreplys22@agenziaentrate.gov.it.

A primo acchito potrebbe sembrare un indirizzo ufficiale ma in realtà non ha nulla a che fare con l'ente pubblico, il quale al contrario non utilizza mai le e-mail per inviare al contribuente le comunicazioni relative ai rimborsi fiscali. Di seguito il post ufficiale su Twitter dell'Agenzia delle Entrate:

Cosa fare in caso di e-mail truffa

Quanto accaduto ai contribuenti dell'Agenzia delle Entrate potrebbe succedere a chiunque e non solo relativamente ai rimborsi fiscali.

Il phising, ossia l'attività illecita volta ad ottenere informazioni personali dagli utenti del web, si sta diffondendo sempre più, tanto che anche la Guardia di Finanza ne ha denunciato un altro tentativo. In questo caso, la mail proveniva dall'indirizzo gdf.gov.it@ minister.com, anch'esso apparentemente ministeriale ma in realtà non ha nulla a che fare col corpo di polizia. In merito a ciò, la Guardia di Finanza ha dato due consigli utili a chi si trova dinanzi ad una e-mail volta a truffare il destinatario. Innanzitutto si raccomanda di non eseguire le azioni richieste nel corpo del messaggio, in quanto potrebbero essere ingannevoli e ritorcersi contro l'utente: per questo motivo, è meglio cancellarla immediatamente.

Nel caso in cui invece sia stata inviata la documentazione richiesta o siano stati forniti dei dati, è necessario recarsi subito presso un Reparto della Guardia di Finanza o chiamare il numero 117, denunciando l'accaduto.