Le maglie della 'Pace Fiscale' si allargano sempre di più. Tanto che, ormai, la maggioranza degli organi di stampa, tra cui l'autorevole "Il Sole24ore", ma anche quotidiani come "Italia Oggi" e "Il Messaggero" parlano apertamente di 'Condono fiscale', anche se diversi esponenti della maggioranza M5S - Lega continuano a cercare di marcare la differenza tra Pace Fiscale e i classici condoni da Prima e Seconda Repubblica. Sta di fatto che all'interno dell Decreto Fiscale varato lunedì 15 ottobre vengono incluse anche l'Iva, un tetto massimo di 100 mila euro ma per ogni singola imposta non pagata o pagata solo in parte.

E, addirittura, uno scudo penale contro i reati di riciclaggio e autoriciclaggio.

Le nuove disposizioni sull'Iva

Il Decreto fiscale prevede che per l'Iva non dovrebbe applicarsi l'aliquota del 20% come per tutte le altre imposte eventualmente condonate. Occorrerà infatti determinare un'aliquota media. A quanto è dato sapere finora tale aliquota media dovrà essere determinata dal contribuente stesso. Tale aliquota media dovrebbe essere determinata tenendo conto del rapporto tra l'imposta relativa alle operazioni imponibili al netto delle cessioni di beni ammortizzabili e il volume d'affari dichiarato. Se quest'ultimo non dovesse essere in grado di calcolarla esattamente scatterà il pagamento in base all'aliquota ordinaria del 22%.

Di fatto si tratta di un escamotage per evitare ulteriori contestazioni da parte della Commissione Europea. Tanto più che l'Iva è un'imposta armonizzata.

A ciò deve essere aggiunto l'ulteriore beneficio di poter usufruire di un tetto massimo di 100 mila euro per singola imposta. Questo on quanto la dichiarazione integrativa utile per aderire al Condono Fiscale potrà applicarsi al 30% di quanto dichiarato negli anni precedenti dal 2013 al 2016.

Ma forse la disposizione che susciterà le maggiori polemiche sia sociali che politiche è l'introduzione di uno scudo penale.

Le nuove disposizioni sui reati di riciclaggio e autoriciclaggio

La presentazione della dichiarazione integrativa secondo le nuove disposizioni della Pace o Condono Fiscale consente ai contribuenti che decidessero di aderire di usufruire di uno scudo penale contro le contestazioni per dichiarazione infedele, omesso versamento di ritenute e omesso versamento dell'Iva.

La non punibilità di tali reati sarebbe prevista anche nel caso che siano stati utilizzati dei proventi illeciti e nel caso di riciclaggio. Per quanto riguarda il reato di autoriciclaggio viene fissato un limite temporale alla data del 30 settembre 2019. Inoltre sarebbe attualmente allo studio dei tecnici ministeriali la possibilità di introdurre la non punibilità della dichiarazione fraudolenta, secondo un'indiscrezione pubblicata da "IlSole24ore".

La nuova imposta sostitutiva del 20%

Come accennato sopra, dovrebbe essere applicata un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali irpef del 20% su tutti gli importi emersi. Dovrebbero essere ricomprese anche le somme non versate a titolo di Ires, come pure quelle relative ai contributi previdenziali e delle altre imposte sostitutive dei redditi.

Nell'elenco dovrebbero rientrare anche l'Irap e le imposte su immobili e attività finanziarie detenute all'estero. Cioè la Ivie e la Ivafe.

I nuovi termini di presentazione e scadenza e le norme contro gli atti falsa

La dichiarazione integrativa potrà essere presentata entro il prossimo 31 maggio 2019. Mentre per effettuare il pagamento del dovuto, in unica soluzione, ci sarà tempo fino al prossimo 31 luglio 2019. Chi volesse approfittare della situazione per utilizzare la Pace Fiscale per sanare dei proventi illeciti presentando delle false dichiarazioni rischia una condanna penale fino ad un massimo di 6 anni.