Dopo la bocciatura della fattura elettronica da parte del Garante della Privacy anche uno dei più convinti assertori della riforma fiscale, il senatore leghista e presidente della Commissione Finanze del Senato Alberto Bagnai si sarebbe convinto dell'opportunità di fare una pausa di riflessione sulla Fattura Elettronica anche se mancano meno di due mesi alla sua introduzione obbligatoria nel nostro sistema economico. Le parole di Bagnai non sarebbero piaciute alla categoria professionale dei Commercialisti che rivendicano il fatto che i loro studi sarebbero ormai pronti all'appuntamento e ogni ulteriore rinvio si tradurrebbe solo in costi ulteriori.

Le dichiarazioni di Bagnai

Facendo riferimento alla bocciatura del Garante della Privacy Bagnai ha chiaramente detto che questa solleva delle questioni che non possono essere ignorate. In particolare, i rilievi del Garante si sarebbero concentrati sulla grande massa di dati e informazioni da gestire e le modalità attuative scelte dal Legislatore non garantirebbero la necessaria protezione dei diritti degli interessati sottoponendoli, di fatto, ad un grave ed elevato rischio. Nello specifico tale rischio riguarderebbe la tutela della riservatezza e delle strategie aziendali.

Quindi il Senatore del Carroccio considererebbe "auspicabile" una riflessione più profonda sullo strumento, senza per questo stravolgere completamente l'impianto della manovra ma, nello stesso tempo, tenendo conto dei rilievi che sono giunti da diverse associazioni di categoria e autorità indipendenti.

E rammenta come già nella nota di lettura n°197 del 2017 la Commissione Finanze del Senato aveva evidenziato come gli importi previsti a seguito dell'adozione della fattura elettronica fossero caratterizzati da elevati margini di incertezza. Incertezza che ora, il rilievi del Garante della Privacy, avrebbe fatto emergere in tutta la loro pregnanza.

La reazione dei Giovani Commercialisti

A queste dichiarazioni dell'importante esponente della Lega di Matteo Salvini hanno reagito i Giovani Commercialisti italiani. L'Unione Giovani Commercialisti, infatti, avrebbe ricordato come dall'introduzione della fatturazione elettronica il Governo M5S - Lega si attenda di reperire risorse per circa 2 miliardi di euro.

Risorse che, se si dovesse concretizzare effettivamente un rinvio della partenza della Fattura Elettronica, ci si domanda se il Governo sarebbe in grado di reperire da qualche altra parte. D'altra parte, come fa notare il Presidente dell'Ugc Daniele Virgillito un ulteriore slittamento della fatturazione elettronica si tradurrebbe, di fatto, in costi aggiuntivi per tantissimi studi professionali che hanno fatto salti mortali per farsi trovare pronti all'appuntamento. Ciò che servirebbe veramente secondo il rappresentante dei Giovani commercialisti è una maggiore flessibilità ma anche l'azzeramento delle sanzioni per tutto il 2019.