Oggi, 15 febbraio, l’Agenzia delle Entrate è uscita in via ufficiale con un nuovo provvedimento pubblicato sul suo sito ufficiale. Il provvedimento di cui trattiamo è il n° 37776 del 2019 e riguarda numerosi avvisi che adesso verranno recapitati ai contribuenti. Le Entrate li chiamano avvisi multireddito e rientrano nel progetto di semplificazione e di miglioramento delle comunicazioni tra Fisco e cittadini- Secondo le Entrate infatti, le comunicazioni in arrivo perseguono l’obbiettivo di favorire e stimolare i contribuenti nell’assolvimento degli obblighi fiscali e di dichiarare in maniera spontanea le basi imponibili.

In pratica, con questi avvisi l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti a cui sarà inviata, tutte le informazioni su presunte e possibili anomalie riguardanti una serie di diverse tipologie di reddito.

L'oggetto delle comunicazioni in arrivo

Come dicevamo, da oggi molti contribuenti devono attendersi l’arrivo degli avvisi multireddito da parte del Fisco.

Li chiamano avvisi multireddito perché possono andare a riguardare varie tipologie di redditi. Nello specifico l’avviso può riguardare:

  • I redditi dei fabbricati derivanti però da contratti di affitto e locazione non finanziaria, con cedolare secca o con regime ordinario;
  • I redditi dichiarati in sede di denuncia tramite 730 o modello redditi PF, cioè redditi di lavoro dipendente o assimilati;
  • Gli assegni periodici erogati da un coniuge all’altro a seguito di sentenze di separazione o divorzio;
  • Redditi da partecipazione in società, anche se SRL ed a ristretta base proprietaria o redditi di capitale per partecipazione in società o enti assoggettati all’Ires;
  • redditi da lavoro autonomo e di impresa.

In pratica, avvisi in arrivo per la stragrande maggioranza dei contribuenti, con o senza Partita Iva, singoli contribuenti o imprese e aziende.

La comunicazione di compliance

Sempre nel provvedimento le Entrate spiegano anche il contenuto di quella che è una vera è propria comunicazione di compliance. Secondo quando si apprende dalla lettura del provvedimento, nella comunicazioni ci sarà, oltre naturalmente al numero identificativo, anche i dati relativi ai contratti di affitto, ai redditi percepiti sia come lavoratore dipendente che come lavoro autonomo e i dati relativi alle operazioni nel campo IVA.

In pratica, negli avvisi ci saranno tutti i riferimenti ai dati presenti nell’Anagrafe Tributaria. Nel caso di anomalie in sede di dichiarazione dei redditi, sarà riportato l’estremo del modello di dichiarazione nel quale sono saltate fuori eventuali anomalie circa i redditi non dichiarati per intero o in parte. Sarà messo nero su bianco anche l’importo degli eventuali dati non dichiarati con le dichiarazioni annuali.

Il Fisco ricorda anche che gli avvisi arriveranno sulle caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) o in caso di assenza o mancato funzionamento della posta elettronica, arriveranno con la posta ordinaria. Dopo aver ricevuto la comunicazione i contribuenti potranno contestare o regolarizzare immediatamente la loro posizione nei confronti del Fisco tramite dichiarazione integrativa, ravvedimento operoso e nel caso di appurate omissioni, versando le maggiori imposte dovute con interessi, spese e sanzioni ridotte rispetto agli accertamenti ordinari che scatterebbero in futuro.