I Commercialisti italiani sono preoccupati. E l'oggetto della loro preoccupazione sono le sanzioni per la trasmissione tardiva delle fatture elettroniche. Per tale motivo il Consiglio Nazionale del Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, con un Comunicato Stampa ufficiale indirizzato al Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria e al Direttore dell'Agenzia delle Entrate Antonino Maggiore, ha chiesto che il termine ultimo per la scadenza della moratoria venga spostato al prossimo 16 marzo rispetto alla scadenza precedentemente prevista a sabato 16 febbraio (slittata al 18).

Viene anche richiesto il differimento dei termini per la trasmissione delle Lipe e delle Certificazioni Uniche.

Il comunicato del CNDCEC

Secondo quanto affermano i Commercialisti l'obbligo di fatturazione elettronica, soprattutto nei rapporti tra privati, starebbe generando una vera e propria situazione di emergenza che non tende ad attenuarsi ma anzi ad acutizzarsi con il passare del tempo. Per questo, oltre a chiedere la proroga al 16 marzo per la trasmissione tardiva delle fatture elettroniche viene richiesta anche una riorganizzazione complessiva delle scadenze fiscali dei mesi di febbraio e marzo. Un simile provvedimento, fanno notare i Commercialisti, non produrrebbe perdite di gettito per l'Erario ma verrebbe incontro alle esigenze degli operatori del settore.

Anche perché, come mette in evidenza sempre il Comunicato Stampa, ha fatto sorgere diverse situazioni di criticità principalmente dovute a due fattori. In primo luogo l'impreparazione dei contribuenti che, dopo quasi due mesi di partenza dell'obbligo di fatturazione elettronica, si trovano in difficoltà. E, in secondo luogo, a causa del ritardi e delle inefficienze nella trasmissione dei dati causate dal mancato allineamento tra i software gestionali a disposizione e il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.

Le richieste dei Commercialisti

Il Comunicato Stampa ricorda come la collaborazione tra Commercialisti e Agenzia delle Entrate abbia sempre contribuito alla efficace risoluzione di molti problemi di carattere pratico e teorico. Per tale motivo il CNDCEC rivolge specifiche richieste al Governo, e in particolare al Ministro Tria e al Direttore Maggiore.

Oltre alla proroga al 16 marzo della moratoria sulle sanzioni, viene richiesto di spostare il termine per l'invio dello Spesometro, relativo alla seconda parte del 2018, dal 28 febbraio 2019 al prossimo 15 aprile 2019. Inoltre, sempre il 28 febbraio scade il termine, stabilito dall'articolo 1, comma 3 bis, del Decreto legislativo 127 del 2015, per la comunicazione dei dati del cosiddetto "esterometro". Ma, come fa notare il Presidente dei Commercialisti Alessandro Miani, sarebbe opportuno che venisse stabilita una periodicità diversa per questo adempimento. Preferibilmente annuale o al massimo semestrale. D'altra parte, dato che non sarebbero ancora disponibili i software gestionali per la trasmissione dei dati, il CNDCEC chiede la proroga anche di questo termine.

Infine, viene richiesta anche la proroga di un mese per l'invio dei dati delle Certificazioni uniche e di quelli per l'invio dei dati relativi agli oneri detraibili e deducibili per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate. In pratica, il termine per la moratoria delle sanzioni dovrebbe essere spostato al 16 marzo, mentre al 1 aprile 2019 la scadenza delle CU e degli oneri deducibili e detraibili. Al 15 aprile 2019 invece dovrebbe scadere il termine per Spesometro e liquidazioni periodiche Iva. Infine il 30 maggio 2019 è la data suggerita dal CNDCEC per l'Esterometro. Ora si attende la risposta del Governo.