È scandalo per Wikipedia. La grande enciclopedia virtuale, nata a San Francisco nel 2001, è stata utilizzata per ricattare centinaia di utenti con articoli modificati. Il giornale inglese The Indipendent lo ha rivelato ieri, mercoledì 2 settembre: molti piccoli imprenditori e tantissime celebrità minori sono state vittime di una truffa orchestrata da 381 ricattatori. La polizia inglese, al momento, ha bloccato tutti i profili sospetti, ma non è ancora riuscita a capire chi sia il vero capo dell'organizzazione.

Le investigazioni

L'investigazione per la salvaguardia di Wikipedia era già iniziata alcuni mesi fa, quando le forze dell'ordine si erano accorte di un profilo equivoco.

Da allora era subito scattata l'operazione "Orangemoody", che aveva ricondotto tutte le pagine fasulle e gli account ambigui sotto un'unica persona. Si sospetta, infatti, che il ricattatore in questione sia soltanto uno, e che si serva di una rete di quasi 400 contatti falsi per sviare le indagini.

Lo schema dell'organizzazione

L'operazione di scam agiva ricattando piccoli imprenditori e celebrità minori, con la minaccia di manomettere le loro pagine inserendo notizie false e diffamatorie. Le persone, a quel punto, erano costrette a versare una certa somma di denaro ai redattori per far correggere e reinserire la loro pagina. Gli estorsori, inoltre, si facevano pagare anche per proteggere i profili dei clienti e per mettere in luce i loro profili.

Sotto il tiro degli strozzini erano finite diverse persone, dei tipi più disparati: da un noto fotografo di matrimoni del Dorset a un gioielliere di di Londra, da alcune starlet a un ex concorrente del popolare talent show televisivo "Britain's Got Talent".

La situazione di Wikipedia

La scoperta di quest'organizzazione è stata un duro colpo per Wikipedia.

Il sito, che ha da poco raggiunto i 5 milioni di articoli soltanto in lingua inglese, utilizza un team di 250 mila persone per proteggere l'autenticità dei suoi contentuti. Adesso, però, sembra che affidarsi a un team di volontari e sopravvivere soltanto grazie alle donazioni, non sia più tanto conveniente. Lo truffa, infatti, ha sottolineato la debolezza del portale che, sempre più spesso, rimane vittima di abusi.