Arriva un nuovo colpo di scena nel settore delle acquisizioni web: Microsoft annuncia di aver raggiunto un accordo con la proprietà di LinkedIn per l'acquisto del popolare social network lavorativo, che però manterrà la propria identità e continuerà a godere di ampia autonomia amministrativa e gestionale. Ad affermarloè lo stesso Amministratore Delegato del gigante di Seattle Satya Nadella, che attraverso un proprio comunicato ha spiegato di voler mantenere Jeff Weiner alla guidadel popolare sito professionale. Conferme positive arrivanoanche da LinkedIn, che ha annunciato il deal parlando di importanti sinergie reciprocheattraverso un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

"Oggi siamo eccitati di condividere la notizia che LinkedIn ha aderito ad un accordo per essere acquistata da Microsoft" si legge all'interno del testo pubblicato nel blog aziendalein relazioneall'annuncio, intitolato "uniti insieme per cambiare il modo in cui il mondo lavora".

Ecco perché Microsoft ha deciso di acquistare LinkedIn

Sia Microsoft che LinkedIn rappresentano realtà fortemente orientate al mondo del business e legate a tutte leattività che i professionisti svolgono quotidianamente online. La scommessa è quindi quella di creare delle sinergie tra le piattaforme già presenti rispettoalla galassia di siti e applicativi guidata da Nadella.

L'acquisto vale oltre 26 miliardi di dollari e rappresenta anche una risposta alle crescenti mire espansionistiche portate avanti daFacebook e Google. Sulla base dell'accordo raggiunto, Microsoft pagherà 196 $ per ogni azione del social network, contro una quotazione di mercato registrata nell'ultima chiusura utile ferma a 131 $.

Le sinergie previste riguardano invece i prodotti già presenti nel portafoglio della software house, a partire dal pacchetto di produttività Office per proseguire con Skype, noto programma per le chiamate Voip e la messaggistica web.

Il mercato digitale punta a conquistare la clientela cloud

Stante la situazione, appare chiaro che l'intento finale è quello di fidelizzare la propria clientela tramite un network di software e servizi basati sul cloud,che possano rendere il fruitore indipendente dal computer o dal dispositivo mobile utilizzato.

Tutto questo mentre Google vede crescere costantemente il successo dei propri computer chromebook e Facebook apparein procinto di lanciare la propria versione "at work", dedicata in modo specifico all mondo del business. Insomma, la sfida tra giganti del web per la costruzione del sistema perfetto sembra ancora ben lungi dall'esserenon solo vicina ad un punto di arrivo, ma anche al raggiungimento di unequilibrio di mercato.

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