Lo rende noto un report di Freedom of The Net, un importante movimento che si batte per la libertà di accesso degli utenti al più grande grande patrimonio digitale che l'umanità abbia mai creato: internet. La libertà di accesso alla rete e di condivisione della nostra vita personale sui social network pare scontata per chi vive nel nostro paese e, in generale, negli stati occidentali, ma la realtà per la maggior parte degli utenti della Rete è tutt'altro che rosea: secondo il report di Freedom of The Net, infatti, ben due terzi della popolazione della Rete risulta soggetta a censura.

Il report ha analizzato nell'ultimo anno l'atteggiamento di 65 governi nei confronti dell'utilizzo di Internet, governi di stati che comprendono circa l'88% della popolazione mondiale: trattasi di paesi tra i più popolati al mondo, come la Cina, pertanto di realtà che pesano fondamentalmente sul report. Ed è proprio la Cina il paese considerato tra i più restrittivi in assoluto sull'accesso a Internet, seguito dalla Siria e dall'Iran. I social network restano sempre i mezzi di comunicazione più censurati in assoluto (in 24 paesi sono completamente vietati), mentre WhatsApp e i servizi di messaggistica istantanea, nonché le applicazioni VOIP come Skype, risultano totalmente bloccati in 12 paesi.

Solo 1/3 degli utenti Internet vi ci accede in libertà assoluta

Il report mostra una realtà sconvolgente: la maggioranza delle persone che possiedono un accesso a Internet non è in grado di esercitare appieno le proprie libertà. Un patrimonio enorme, ma del quale possono godere senza alcun limite e con la tranquillità di non incorrere in sanzioni severe in caso di pubblicazione o visione di contenuti vietati dal governo, soltanto 1/3 dell'intero bacino di utenza mondiale di Internet.

Le alternative per gli utenti Internet soggetti a censura

Da questo report si evince sempre più il reale motivo per cui il cosiddetto "deep web", ovvero il lato "segreto" di Internet accessibile solo mediante strumenti come Tor, stia avendo sempre più diffusione in certi paesi. Un lato di internet dove le regole sembrano non valere e dove l'anonimato è quasi totale: il deep web è lo spazio dove l'illegalità regna sovrana, ma tralasciando i lati oscuri del deep web (che resta anch'esso una risorsa, considerata addirittura più grande del web visibile a tutti) è anche lo spazio dove le persone soggette a censura trovano un modo per comunicare, assumendosi i rischi del caso, qualora venissero scoperti.

Per quanto riguarda noi italiani, possiamo dormire sonni tranquilli: il nostro paese è considerato libero in quanto all'accesso ad Internet. Resta preoccupante però che una risorsa che di principio nasce come strumento di libertà, di informazione, di condivisione e di comunicazione, resti ancora qualcosa di usufruibile al pieno delle libertà solamente da una piccola minoranza di tutto il suo bacino di utenza (per non parlare del fatto che, su scala mondiale, la maggior parte della popolazione umana neanche ha accesso alla rete), soprattutto considerando che la diffusione sempre più crescente di tablet e smartphone sta rendendo il web qualcosa di sempre più a portata di mano per le persone.