Una nuova ricerca italiana ha permesso di creare alcune nano-particelle che vengono introdotte nell'organismo per debellare potenziali tumori. Si tratta di minuscole navette che sono in grado di viaggiare nel sangue, di riconoscere le cellule di diverse forme di tumore, e di eliminarle somministrando un farmaco. Il vantaggio di tale navette consiste nel fatto che esse riescono a ingannare il sistema immunitario dell'organismo e di penetrare la difesa del corpo umano senza essere distrutte prima di trovare le cellule tumorali da debellare. Il viaggio che queste particelle fanno nel sangue non intacca in alcun modo le cellule sane.

La ricerca italiana

Le nanoparticelle che riescono a debellare i tumori sono state create nell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Si tratta di una ricerca italiana ma che è stata coordinata e finanziata anche a livello europeo. Infatti, la sperimentazione sulle nano-navette è stata effettuata nell'ambito del progetto europeo Potent. Questo progetto si è sviluppato con l'obiettivo di utilizzare le nanoparticelle per la diagnosi precoce e per debellare i tumori più aggressivi che attaccano il cervello, come il glioblastoma multiforme.

I nuovi farmaci intelligenti

L'obiettivo primario di questa ricerca è quello di creare una serie di cosiddetti "farmaci intelligenti" che siano in grado di entrare nell'organismo e sconfiggere i tumori più aggressivi.

La ricerca sulle nano-navette ha messo in evidenza il vantaggio di poter creare delle nanoparticelle in grado di sconfiggere le cellule malate senza in alcun modo intaccare quelle sane. Questo è stato reso possibile grazie alla caratteristiche proprie di queste particelle. Le nano-navette sono infatti in grado di assumere, a seconda dell'evenienza sembianze molli ,come cellule del sangue, oppure diventare dure come porzioni di osso.

La caratteristica delle nanoparticelle di diventare molli, permette alle stesse di ingannare il sistema immunitario che le scambia per cellule proprio dell'organismo. In questo modo le particelle possono viaggiare nel sangue senza essere identificate come cellule nocive dall'organismo. Il viaggio delle nano-navette può quindi proseguire alla ricerca delle cellule maligne che si sono formate nell'organismo e sconfiggere i tumori presenti. La funzione delle nanoparticelle si sdoppia infatti tra quella di chemioterapia (per debellare i tumori) e quella di immunoterapia (per rafforzare il sistema immunitario).