Il social network di Jack Dorsey ha deciso di mettere al bando i commenti "disumanizzanti", aggiungendo, nel suo elenco delle norme sulla condotta, nuove tipologie di contenuti non più tollerate dalla piattaforma. In particolare, la società ha ritenuto opportuno aggiungere quelle che prendono di mira l'età, le disabilità e le malattie. La società, attraverso un post, mette in risalto anche una curiosità sull’uso del linguaggio ‘disumanizzante’ sui social media; nei confronti di altri utenti. Le ricerche infatti dimostrano come questo tipo di linguaggio aumenti il rischio, per chi lo riceve, di subire un danno anche nella vita reale.

Twitter aggiorna le sue ‘Norme sulla condotta che incita all’odio’

Come si legge nella pagina ufficiale del sito di Twitter, nel paragrafo dedicato al principio delle norme: “Lo scopo di Twitter è dare a tutti la possibilità di creare e condividere idee e informazioni e di esprimere opinioni e convinzioni senza barriere”. Non sarà più permessa alcuna forma di linguaggio d’odio che possa offendere anche per età, disabilità o malattia. Rivolgendosi ai suoi utenti, al società scrive: “Non puoi promuovere la violenza contro altre persone, attaccarle o minacciarle sulla base di razza, etnia, origine nazionale, casta, religione, età, malattia seria o disabilità”.

Twitter rinforza la sua lotta contro l’odio sui social media

Già nel 2018 la società del social network aveva deciso di rivedere la sua politica di condotta contro il linguaggio dell’odio e di procedere alla cancellazione di tutti i post ritenuti discriminanti nei confronti della religione. Da un sondaggio effettuato in 30 paesi, Twitter riceveva 8.000 risposte in cui gli utenti gli chiedevano di rivedere le sue norme di condotta sul linguaggio da utilizzare sul social network.

Dal sondaggio emergeva che le norme di condotta non erano percepite in maniera chiara dagli utenti. Veniva inoltre chiesto alla società di applicare le norme in maniera più coerente. Per rispondere a queste richieste la società Twitter, attraverso un processo di formazione, chiedeva ai propri dipendenti di valutare i rapporti sugli abusi per rivedere e ampliare la propria politica di condotta.

Twitter ha in programma di affidare ad un gruppo di esperti, esterni alla società, un lavoro di ricerca. Il fine di questo lavoro sarà quello di comprendere al meglio come si possa intervenire sui post che creano discriminazione, anche in base all’età, alla disabilità o alla malattia: “Questo gruppo ci aiuterà a comprendere le sfumature delicate, l’importante contesto regionale e storico“.

Twitter non cancellerà gli utenti che scrivono post offensivi

La società si impegna a non cancellare i profili delle persone che hanno utilizzato un linguaggio offensivo sui propri post ma di eliminare tutti quelli precedenti all’aggiornamento delle sue regole di condotta, se evidenziati dagli utenti. Per affrontare il tema della sicurezza, la società del social network, attraverso investimenti sulla tecnologia lo scorso anno, era già riuscita ad intervenire ed aggiornare i suoi algoritmi di moderazione riducendo del 50% i tweet offensivi, prima che gli venissero segnalati direttamente dagli utenti.

La società di Jack Dorsey sottolinea che continuerà a prestare la massima attenzione all'utilizzo di ogni forma di linguaggio d’odio sulla propria piattaforma, anche per il futuro e che intende proseguire nell'aggiornamento costante, delle proprie norme sulla condotta.