Arriva per le console l'ennesimo titolo targato Milestone su Ps4, Xone e prossimamente su Nintendo Switch. Il game play è nettamente migliorato così come il menu alla moda. Il realismo contribuisce alla piacevolezza della giocata. Di seguito, la recensione del gioco.

In sella alla moto a tutta velocità

A soli dieci mesi e mezzo dopo MotoGP 19, l'ultimo videogioco di corse del Grand Prix punta a costruire qualcosa di promettente, aggiungendo una modalità carriera rinnovata, nuovi elementi storici e ingannando i nuovi consumi di carburante e la modellazione dell'usura delle gomme.

Anche la fisica di gestione aggiornata fa parte del pacchetto, che ora si estende ai regni della simulazione. Sulla carta, questo potrebbe finalmente essere l'anno in cui la MotoGP si eleva da ''poco interessante'' a "molto buona".

Un gameplay migliorato

Il gioco comincia bene, con una presentazione fluida attraverso i menu alla moda, somiglianze del pilota migliorate e garage pre-gara dettagliato, oltre a scene di griglia con discussioni di ingegneri e scrollate di spalle dei meccanici.

Con 22 circuiti disponibili su cui correre - tutte le piste del 2020 più Donington Park e Laguna Seca come location storiche - non mancheranno le scelte. Non appena si inizia a guidare, noteremo anche che le rappresentazioni che sono le migliori mai viste in un gioco sviluppato da Milestone.

Ulteriori dettagli a bordo pista, marciapiede aggiornato e asfalto dall'aspetto naturale aggiungono autenticità e realismo.

La prima volta che si prova una MotoGP full fat, ci si sorprenderà. Il modo in cui la moto si ferma, si gira e abbassa la potenza sembra molto più realistico, un mondo lontano dai capitoli precedenti che avevano deluso fin qui dal sottotono noioso, ma sicuro, con entrata all'angolo.

Il gameplay, in particolare, richiede un tocco delicato, con un graduale allentamento del freno mentre l'entrata in curva si avvicina per impedire il sollevamento della ruota posteriore. Tutto ciò aumenta il realismo con cui si gioca, rispettando le leggi fisiche.

Come al solito, è la modalità Carriera che impiegherà ancora una volta la maggior parte del tempo nel gioco, lasciando partire dal basso nelle formule junior come piace fare o saltare direttamente nella classe superiore.

Novità di questa stagione è la possibilità di nominare un manager e assegnare i membri del team a compiti di sviluppo in varie aree di prestazioni aggiornabili. È necessario bilanciare le entrate con le spese salariali, oltre a decidere dove allocare i punti di sviluppo accumulati attraverso la ricerca tra eventi di gara.

Si potrebbe dire che sia il solito titolo di Motogp, ma stavolta qualche punto in più rispetto i vecchi capitoli lo merita, e non deve mancare di essere giocato in questo periodo dove tutto lo sport è fermo. Un voto superiore alla sufficienza stavolta.