Da ieri, lunedì 1° giugno, l'applicazione per smartphone 'Immuni' è ufficialmente disponibile sui negozi digitali Google Play e Apple Store. L'applicativo potrà essere scaricato in maniera gratuita da tutti: basterà essere in possesso di un cellulare. L'applicazione sarà collegata al Sistema sanitario nazionale a partire da quelle regioni che per prime hanno dato il via libera alla sperimentazione del test dall'8 giugno (Liguria, Puglia, Marche ed Abruzzo). Nel frattempo, nelle altre regioni, l'applicativo sarà disponibile e scaricabile, ma non saranno accessibili e usufruibili i servizi che offre.

Che cosa è e come funziona l'applicazione 'Immuni'

La piattaforma digitale ed interattiva 'Immuni' rappresenta un vero e proprio supporto tecnologico innovativo, messo in campo dal governo per affiancare altre iniziative già attuate per controllare la diffusione della Covid-19. L'app consentirà di ricostruire la catena di contatti che abbia potuto avere una persona contagiata, aiutando le autorità a individuare eventuali possibili ulteriori contagi. Immuni, infatti, invierà una notifica ai telefoni cellulare degli utenti che potrebbero essersi imbattuti in eventuali esposizioni all'epidemia. L'innovativo progetto è nato dalla sinergia tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri della Salute e dell'Innovazione tecnologica, in stretta collaborazione con le regioni ed il commissario straordinario per la gestione dell'emergenza epidemiologica.

Niente nomi, ma codici alfanumerici: privacy tutelata

L'applicazione è stata sviluppata nel totale rispetto delle normative italiane e della Comunità europea a tutela del diritto alla privacy. Per questo, nel sistema dell'applicativo non saranno presenti né registrati nominativi, generalità o altri dati anagrafici che potrebbero servire a risalire all'identità di una persona contagiata o della cerchia di individui entrati in contatto: l'app si basa, infatti, su codici alfanumerici, così come predisposto dal garante nazionale per la protezione dei dati personali e sensibili.

Immuni, basata sulla tecnologia bluetooth, non raccoglierà alcun dato di geolocalizzazione: ciò significa che non sarà in grado di conoscere in che posto si va o chi si incontra. L’impiego e l'utilizzo della piattaforma, che non è obbligatorio scaricare, avrà la finalità di incrementare la sicurezza della salute pubblica nella fase 2, caratterizzata dalla ripresa delle attività commerciali e produttive.