La nuova normativa prevista dalla legge 172 del 4 dicembre 2017 ha introdotto diverse condizioni contrattuali in merito alla fatturazione sui servizi di Telefonia, che non sarà più a base settimanale, ma mensile. Le nuove modifiche vengono allertate con un messaggio, ma spesso non sono chiare le nuove tariffe che saranno valide a partire dal 1 aprile 2018. Secondo quanto stabilito dalla legge "gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche devono prevedere la cadenza di rinnovo delle offerte e fatturazione di servizi, ad esclusione di quelli promozionali a carattere temporaneo di durata inferiore a un mese e non rinnovabile".
Le condizioni contrattuali di telefonia
Il cambiamento principale che evidenzia la nuova normativa è la fatturazione a base mensile. Questo significa che il numero di canoni annuali addebitati verranno ridotti da 13 a 12. Per questo motivo tutti i gestori saranno obbligati ad un piccolo rincaro alle singole rate per poter rientrare nel guadagno annuale. La conseguenza sarà un aumento delle spese per il cliente abbonato. Alcuni operatori, quali Tim e Vodafone, hanno già previsto un incremento dei canoni dell'8,6%, in modo tale che la spesa annuale rimanga quasi invariata.
Il diritto di recesso
Il cliente viene comunque informato che se non intende accettare le nuove condizioni contrattuali ha diritto di recesso, o di passare a un altro gestore di telefonia senza alcun costo aggiuntivo, dandone comunicazione scritta entro il 31 marzo 2018.
Questo viene previsto ai sensi dell'art. 70, comma 4, del Codice delle Comunicazioni Elettroniche. In ogni caso le modifiche apportate dalla legge 172/2017 sono state proposte proprio per tutelare la chiarezza nelle comunicazioni tra il gestore di telefonia e il cliente. Infatti, fino adesso, le promozioni dei gestori di telefonia si sono basate su pubblicità "quasi ingannevoli" dato che ogni promozione mensile veniva conteggiata invece su soli 28 giorni.
Con la modifica delle condizioni contrattuali si è deciso di portare tutte gli addebiti a carico del cliente con rinnovo a base mensile e non più settimanale. Ovviamente, questa chiarezza di comunicazione tende a sacrificare il cliente dal punto di vista delle tariffe, dato che è previsto un incremento nella fatturazione dei servizi. I gestori di telefonia hanno però cercato di far rientrare gli incrementi come avveniva già precedentemente, per cui la spesa annuale rimane invariata.