Non è passatoneanche un mese dall'arrivo della notizia ufficiale della rottura trala fashion blogger Chiara Ferragni e il suo fidanzato storico nonchécollaboratore Riccardo Pozzoli, una rottura seguita su Twitter e suFacebook da messaggi di ogni tipologia, messaggi di persone amicheche hanno provato un po' di tristezza nel vedere questa coppiadividersi, messaggi dei fan che si sono detti felici di sapere che idue continueranno comunque a lavorare insieme e messaggi ovviamenteanche dei piccoli nemici che la blogger di The Blonde Salad hacoltivato in tutti questi anni, messaggi ironici e spesso non proprio simpatici.
Ma, come si dice,chiusa una porta si apre un portone. Ed è proprio così anche perChiara Ferragni che infatti ha presentato proprio in questi giorni lasua capsule collection Superga from The Blonde Salad, una capsulecollection di scarpe Superga ideali per il periodo della primaveraestate.
Ecco le parolecon cui Chiara Ferragni ha presentato la sua collezione sul blog TheBlonde Salad: "Superga rappresentala leggerezza e la comodità che vorremmo ci accompagnasse ognigiorno, rendendoci sportive e nello stesso tempo fini e moltocool.
"Eccoquindi come ho interpretato Superga: una versione estiva in crochetin quattro diversi colori, e più precisamente bianco, crema, rosa eazzurro, per questa capsule collection limited edition.
"L'ideadel crochet nasce da una mia piccola mania: è il mio materialepreferito per la stagione estiva, simbolo di femminilità esensualità. La trasparenza regala ariosità alla scarpa, dando allasneaker un'allure completamente inaspettata."
Comesempre accade per tutto ciò che nasce in casa Chiara Ferragni cisono stati molti messaggi di grande ammirazione per questo suo ultimolavoro e molte critiche.
Le fan di Chiara Ferragni si sono detteentusiaste infatti di poter acquistare una scarpa di grande tendenza,leggera e davvero molto chic mentre i nemici di The Blonde Saladhanno subito dimostrato di non apprezzare questa sua creazione,considerata di cattivo gusto e anche un po' troppo costosa. Che civogliamo fare, i gusti son gusti dopotutto, non vi pare?