In questi giorni si sente spesso il nome dell'astronauta Luca Parmitano, astronauta dell'ESA (European Space Agency), nonché Maggiore dell'Aeronautica Militare, famoso per aver passato 166 giorni nello spazio per la missione "Volare" dell'Agenzia Spaziale Italiana, e, di recente, nominato Ambasciatore del semestre italiano della Presidenza del Consiglio UE.
Fare l'astronauta è sempre stato il sogno di tanti bambini, ma sono in pochissimi a poterlo realizzare.
L'idea di viaggiare nello spazio è parecchio entusiasmante, ma di fatto, paradossalmente, significa passare mesi e mesi nello stretto spazio della navicella.
Per allietare gli astronauti , regalando loro un momento di sollievo psico-fisico, è previsto un "bonus food" da consumare in giorni festivi o per grandi occasioni.
In una recente intervista rilasciata a Il Fatto Alimentare, lo chef Stefano Polato di Argotec (azienda che produce bonus food per astronauti), ha spiegato quali sono i cibi permessi nello spazio, come si preparano e quali sono i piatti preferiti degli italiani Parmitano e Cristoforetti.
Quali cibi si possono consumare nello spazio e come vengono preparati e confezionati.
Nella navicella spaziale non può esserci un frigorifero, quindi il problema è quello di preparare cibi che possano mantenersi a temperatura ambiente ed in assenza di gravità per molti mesi (a volte anche anni!).
Inoltre, una volta aperte le confezioni, non possono volare pezzi di cibo o comunque briciole, perché rischierebbero di essere inalate oppure di finire dentro ai delicatissimi strumenti.
Per questo motivo i liquidi devono prima essere liofilizzati, per poi essere idratati soltanto prima dell'uso.
Carne e pesce vengono termo stabilizzati, cioè sterilizzati a temperature molto alte per poi essere confezionati in speciali sacchetti di 4 strati dove non entra né luce né aria.
La cottura avviene sottovuoto.
La frutta viene pastorizzata in modo da conservare il suo gusto e le sue proprietà nutritive.
Il bonus food scelto dagli astronauti italiani in base ai loro gusti.
Nelle grandi occasioni e nei giorni di festa Luca Parmitano, per sentirsi un po' come a casa, sceglie di mangiare la caponata, le lasagne oppure il risotto al pesto.
Samantha Cristoforetti, invece, predilige l'alimentazione sana, quindi piatti a base di pesce azzurro, carne bianca, cereali integrali, verdura, tutti realizzati con ingredienti rigorosamente da agricoltura biologica.
Il potenziale utilizzo del cibo spaziale sulla terra.
Il cibo spaziale è molto più caro di quello "terrestre" per una serie di fattori: ingredienti di prima scelta, packaging particolarmente elaborato e costoso.
Ma per il fatto di poter essere conservato a temperatura ambiente per lungo tempo, il cibo spaziale si presta ad essere utilizzato, ad esempio, in caso di calamità naturali, ma anche in occasione di lunghe escursioni in ambienti particolari e a condizioni estreme.