LaFesta della Donna deve essere un giorno per riflettere di fronte a tante problematiche che investono la donna, c'è poco da festeggiare, ma tanto da riflettere. La deformazione dei genitali femminili in alcuni popoli è considerata un rito da applicare come istituzione tradizionale. L'infibulazione è professata in società a carattere patriarcale. Essa garantisce alla donna la verginità fino al raggiungimento del matrimonio, inoltre sottoponendosi al cerimoniale, si difende oltre che l'onore della famiglia, anche la propria purezza.
Cos'è l'infibulazione?
Nel costume l'infibulazione non è un tentativo criminoso contro il minore, ma un modo di prendersi cura dei parenti nei confronti della bambina. La donna non escissa, anche se vergine, non troverà mai marito e l'emarginazione nella vita sociale sarà evidente. Con l'infibulazione il clitoride, le piccole e le grandi labbra, vengono tagliate e la vagina parzialmente chiusa, con punti di sutura. Si lascia aperta solo una piccola fessura per permettere la fuoriuscita dell'urina e del mestruo.
L'iniziazione è eseguita dalle anziane del villaggio, con mezzi primigeni, come coltelli, pezzi di vetro, forbici arrugginite. Secondo le diverse usanze, per suturare la ferita si utilizza filo di seta oppure spine di acacia.
Per aiutare la guarigione s'impiegano erbe aromatiche o linfa essiccata, che sono spesso causa di infezioni a volte mortali. In seguito all'operazione le bambine vengono legate per impedire qualsiasi movimento, poiché l'intervento è condotto senza anestesia. In questa posizione dovranno restarci per alcune settimane fino a quando la ferita non sarà guarita.
Il risultato finale sarà avere dei genitali inesistenti come quelli delle bambole. Di solito chi pratica l'infibulazione chiede in cambio molti soldi. Le famiglie più povere s'indebitano perché per loro non avere una figlia con i genitali integri è una condanna all'esilio dalla società. Se la donna sopravvive viene accolta dal gruppo e riconosciuta degna di farne parte.
Una volta sposata, alla ragazzina le sarà tolta la cucitura per consumare la sua prima notte di nozze. Molte bambine vengono condotte dai genitori all'iniziazione non sospettando nulla. L'intervento è praticato in 28 paesi: Africa, Asia, America, Canada ed Europa soprattutto tra le comunità di immigrati.
Cosa ne pensa il mondo occidentale
C'è ancora un invalicabile muro che divide la cultura occidentale da quella islamica. Ogni tentativo degli occidentali di deviarne il pensiero, viene considerato una violazione alla loro antica cultura.
In Italia attualmente esiste una legge che condanna da 6 a 12 annidi carcere chi pratica mutilazioni genitali. Questo dimostra che la condizione della donna, in molte parti del mondo, è desueta e che l'uomo demonizza il suo ruolo nella collettività, esercitando sulla donna un potere assoluto.
L'infibulazione che ai nostri occhi appare denigrante, per molte donne rappresenta la rivincita sociale. E' l'unico modo per sopravvivere in ambienti tipicamente rurali. Se in occidente la donna ha maggiore libertà e le leggi le riconoscono almeno in teoria una posizione di assoluta parità con l'uomo, in molte parti del mondo vive in uno stato di isolamento.
Pittori e poeti di ogni tempo ci hanno tramandato meravigliose immagini di donna, chi volesse trascorrere una giornata all'insegna della cultura e dell'arte, l'8 marzo i musei sono gratuiti per le donne, ma non basta, la realtà è diversa e la strada da perseguire, per ridare dignità a questo essere così fragile, è ancora lunga.