La Sardegna come un grande campo da gioco per diventare un campione di “sa murra”. A partire dall'11 settembre a Urzulei, meraviglioso paesino al centro dell’Ogliastra (in provincia di Nuoro), si svolgerà il più importante campionato di “sa murra” del Mediterraneo, ribattezzato “Murramundo”. Alla manifestazione, che avrà inizio alle 11, parteciperanno oltre venti comitive provenienti da tutto il Mediterraneo. In prima linea Catalogna, Aragona, Corsica per poi passare alla Contea di Nizza, di Savoia, alla Croazia, alla Lucania, alla Tunisia e tante altre nazioni che si affacciano sul nostro splendido mare.
Il gioco della “Murra” è diventato ufficialmente una disciplina sportiva nel lontano 1998 quando è stato riconosciuto dal Coni.
Un incontro tra culture
“Si tratta di un appuntamento straordinario – assicura all’Agenzia Ansa Fabrizio Vella, presidente dell’associazione del gioco di “sa murra” – le nostre intenzioni sono quelle di unire le culture e i modi di vivere di tutti i popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo e che storicamente da millenni conoscono questo fantastico gioco. Si tratta di una sorta di sfida all’insegna del divertimento e dell’amicizia – prosegue il presidente – per approfondire e unire ancora più saldamene i rapporti che negli anni si sono creati con i popoli che da ormai tanto tempo partecipano a questo evento nella nostra meravigliosa Isola.
Molti gruppi partecipanti – conclude – faranno conoscere la loro cultura anche attraverso la musica. Suoneranno infatti per le vie del paese”.
Le origini del gioco
“Sa murra” è un gioco nato parecchio tempo fa e si è diffuso soprattutto nei popoli che si affacciano sul mar Mediterraneo. Sembra che le sue origini risalgano addirittura all’antico Egitto dove sono state trovate delle pitture, all’interno di alcune tombe, che rappresentavano appunto alcuni uomini che praticavano il gioco della “murra”.
Addirittura l’antico romano Cicerone, per indicare una persona ligia al dovere e particolarmente affidabile, scriveva “colui con cui si può giocare a murra anche al buio”.
In pratica la sfida consiste nell’indovinare la somma esatta dei numeri che vengono buttati a ripetizione dai giocatori e mostrati con le dita della mano.
Il tutto con il contorno di espressioni particolarmente colorite che variano a seconda dei dialetti e delle lingue utilizzate. Si dice che addirittura il termine “camorra” derivi da “ca’ murra” che indicava praticamente il capo della "murra". Esattamente l’unico autorizzato a raccogliere le scommesse durante il gioco. Un’altra curiosità è che, secondo il regolamento ufficiale, a “sa murra” non si può giocare in strada se non durante una manifestazione autorizzata. Pena la squalifica. Quindi fate attenzione.