Ritorna per tutti gli innamorati, anche quest'anno, la festa di San Valentino, venerato come santo dalla chiesa cattolica, quella ortodossa e, infine, dalla chiesa anglicana. Il santo martire nasce a Terni intorno al 175 d.C e viene investito vescovo da Papa Feliciano nel 197 d.c., diventando il primo vescovo di quella città. Ripercorrendo la vita di San Valentino ci si accorge che di romantico c'è veramente poco, ancora meno in fatto di sensualità e di pathos. In breve, la storia ci racconta che San Valentino era un prete cristiano, convertitosi all'età di 21 anni.
Di famiglia patrizia e originario della città di Terni abbandonò le sue nobili radici per abbracciare la fede. La sua perseveranza e il suo credo religioso furono alla base di tutta la sua vita, condotta nella massima segretezza, contro il potere dell'antica Roma.
Valentino univa le giovani coppie in matrimonio
Appena fu nominato Vescovo, Valentino iniziò a rivolgere le sue attenzioni alla giovani coppie che volevano sposarsi per coronare il loro amore e, per sostenerle, il Santo le univa segretamente nel matrimonio. Ma purtroppo fu scoperto, dapprima imprigionato e poi torturato fino alla decapitazione che avvenne, per ordine dell'imperatore Claudio, il 14 febbraio del 273 dc.
Ancor più triste è scoprire da dove viene l'usanza dei bigliettini amorosi che si scambiano le giovani coppie, in questo giorno.
Tra storia e leggenda si narra che mentre Valentino era in prigione e attendeva l'esecuzione, si innamorò della figlia cieca del guardiano, un certo Asterius. Anche la giovane donna ricambiò quell'amore e Valentino grazie alla sua fede le restituì, miracolosamente, la vista e prima della lapidazione che precedette la successiva decapitazione, avvenuta sulla Via Flaminia, le lasciò un biglietto d'addio, firmato "vostro Valentino".
Allora tutti pronti a festeggiare tale ricorrenza con fiori, cioccolatini, regali e intime cene a lume di candela, per la felicità di tutti gli innamorati. Anche, se, tra torture, decapitazioni, amori infelici e impossibili, la storia di San Valentino sembra essere più simile ad una tragedia shakespeariana, senza lieto fine.