Brutto colpo per il titolare di una sala slot in via Onorato Vigliani, a Torino: dovrà pagare una multa di 46.000 euro. Il motivo? Non ha rispettato la normativa sulfunzionamento delle slot contenuta nella recente ordinanza comunale del sindaco del capoluogo piemontese. In sostanza, le slot erano in funzione quando, secondo il provvedimento comunale, non dovevano esserlo.

Multa dopo un controllo amministrativo

Il titolare della sala slot di Torino è stato multato dopo un controllo amministrativo del locale effettuato dagli uomini della divisione Polizia amministrativa e sociale.

I poliziotti hanno constatato che gli apparecchi elettronici di intrattenimento erano in funzione nonostante fossero le 2.30. La nuova normativa prevede che le slot possonofunzionare fino alle 00.00; anzi sono state previste delle specifiche fasce orarie. In base alla nuova ordinanza del Comune di Torino le slot possono essere usate solo nelle fasce orarie 14-18 e 20-24. Chi non rispetterà tali limiti di orario verrà multato come il titolare della sala slot di via Onorato Vigliani. Per ogni apparecchio tenuto in funzione oltre il limite massimo di orario è prevista una sanzione da 500 a 1500 euro. Siccome in via Onorato Vigliani c'erano molte slot in funzione, il titolare dovrà pagare 46.500 euro.

E' ammesso, comunque, il pagamento in misura ridotta di 15.500 euro.

L'ordinanza comunale sull'orario di funzionamento delle slot risale ai primi di ottobre. Il responsabile dell'Admiral Club è stato il primo ad essere sanzionato dall'introduzione della normativa. Le macchinette erano in funzione alle 2.30 quindi la multa è stata inevitabile.

Il Comune di Torino, con la nuova ordinanza, ha voluto porre dei limiti di orario al funzionamento delle slot machine e videolottery. In Piemonte già molti Comuni avevano introdotto limitazioni di orario.

L'ordinanza comunale è arrivata dopo la pausa estiva

Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha voluto porre limiti al funzionamento delle slot machine ed apparecchi simili subito dopo la pausa estiva, insomma dopo le vacanze.

Il primo cittadino pentastellato ha voluto introdurre norme più rigidenell'ambito del gioco d'azzardo legale. L'adeguamento si è reso necessario perché i giocatori di altre città piemontesi (dove erano stati introdotti i limiti di orario) si recavano a Torino per giocare alle slot fino alle prime ore del mattino.

Uno dei punti cardine del programma di Chiara Appendino, del resto, è il contrasto della ludopatia. La consigliera Chiara Giacosa, prima dell'emanazione dell'ordinanza comunale, aveva detto che il M5S mira ad eliminare ogni forma di dipendenza e le sue cause. Non a caso, in questi anni, il MoVimento ha promosso numerose iniziative ed incontri tra cittadini ed esperti per discutere sul gioco d'azzardo e sulla ludopatia.

Ogni anno lo Stato italiano spende circa 6 milioni di euro per la cura dei soggetti affetti da ludopatia. La battaglia della Appendino contro il gioco d'azzardo è iniziata anni fa, quando era all'opposizione. Nel 2012, ad esempio, venne criticato duramente l'ex sindaco Piero Fassino per la sponsorizzazione del Traffic Festival da parte dell'azienda concessionaria esclusiva del gioco del Lotto.