La follia ha preso il sopravvento, di recente, a Torino. Qualcuno si è messo a sparare aghi contro le persone. Un ragazzo ha raccontato che stava camminando e, a un certo punto, ha sentito un forte dolore al braccio destro. Poi, ha strofinato l'arto e si è accorto dell'ago di circa 10 centimetri conficcato nel braccio. Il giovane è uno dei cinque soggetti che, nelle ultime ore, sono stati colpiti dagli aghi sparati da uno sconosciuto. Il ragazzo, dopo aver sentito il forte dolore si è recato al Pronto soccorso, anche per il timore che quell'ago fosse infetto.

I medici hanno fortunatamente escluso tale ipotesi. I cinque episodi di aghi sparati sui passanti si sono registrati nel quartiere San Donato del capoluogo piemontese, non nel quartiere San Paolo, come riportato inizialmente da molti media.

Aghi sparati con una cerbottana artigianale

Sono cinque, per il momento, le persone rimaste vittime dell'insania di uno o più soggetti. Cinque persone sono state colpite dagli aghi sparati da uno sconosciuto nel quartiere San Donato. Sul caso indagano gli agenti della Squadra mobile. Secondo le prime indiscrezioni, gli aghi sarebbero stati sparati con una cerbottana, da una vettura in corsa. Gli investigatori, per ora, cercano di mantenere lo stretto riserbo relativamente alle indagini.

Gli oggetti metallici sarebbero stati sparati con una cerbottana fatta a mano, non con una pistola ad aria compressa o una sparachiodi, come era stato ipotizzato all'inizio.

Coloro che sono stati colpiti dagli aghi hanno sentito un forte dolore e per questo si sono recati immediatamente al Pronto soccorso. Dopo le medicazioni, sono stati dimessi.

Per la Squadra mobile di Torino gli episodi sono isolati.

Gesto che ricorda la moda folle del 'knock out game'

Adesso si auspica che l'atteggiamento insano di una persona non venga emulato. Il gesto di sparare aghi ricorda un po' la follia del 'knock out game', ovvero la tendenza di sferrare pugni ai passanti. Si spera che la razionalità prevalga sulla dissennatezza.

Fatto sta che cinque persone, nelle ultime ore, si sono presentate al Pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria con aghi conficcati in varie parti del corpo.

Il timore delle persone colpite dagli aghi non era tanto dovuto alla ferite provocate da quegli oggetti acuminati, quanto alle possibili infezioni. Sembra, comunque, che quegli aghi non siano infetti.

In queste ore gli uomini della Squadra mobile stanno cercando i responsabili delle azioni folli e pericolose. Dovranno altresì scoprire se si sia trattato di una rischiosa spacconata o se dietro al gesto vi sia qualcos'altro.