Volano le polemiche (e anche di quelle forti) tra Emma Marrone e Suor Cristina, con lo straordinario intervento di J-Ax che, ovviamente, difende a spada tratta la sua 'pupilla', protagonista del talent show 'The Voice of Italy'. Vediamo, nei dettagli, cosa è successo.


Emma Marrone, parole al veleno contro Suor Cristina 

Nel corso di un'intervista rilasciata al noto periodico "Vanity Fair", Emma Marrone si è lasciata andare a dichiarazioni particolarmente pesanti contro Suor Cristina: "Gli italiani si scandalizzano per me, ma non per una suora che si fa un selfie con una banana in tv.' Così la cantante pugliese ha etichettato la protagonista di 'The Voice of Italy'. 'È un insulto a quelli che come me sono nello showbiz: in tv ci vai per avere successo, altrimenti se hai un dono prendi i bambini dalla strada e ci fai un coro".


Emma Marrone, polemiche per la sua esibizione scandalosa all'Eurovision Song Contest

La polemica nasce anche dal fatto che l'amatissima popstar italiana è uscita con le ossa rotte dalla recente esibizione all'Eurovision Song Contest dove ne son successe di tutti i colori: prima nelle prove, è incappata in un incidente sexy (con le mutandine dorate immortalate dai fotografi), poi in finale non è andata oltre il ventunesimo posto, che rappresenta il peggior risultato di sempre per l'Italia.
Se poi ci aggiungiamo anche le critiche di un giornale danese, che ha accusato Emma Marrone di aver trattato male tutti gli addetti ai lavori, capiamo bene come la partecipazione all'importante rassegna canora sia qualcosa da dimenticare in fretta.


Emma Marrone contro Suor Cristina, la risposta di J-Ax

Nel frattempo, è arrivata la reazione alle parole di Emma Marrone, da parte del coach di Suor Cristina, J-Ax, che attraverso twitter ha difeso la sua 'preferita': "L'insulto allo showbiz non è una suora, ma chi pensa che nessuno abbia un messaggio da portare in tv. È il tuo il vuoto che senti... E comunque "showbiz" non lo sentivo dai cessi del Festivalbar del ’93". La contesa sarà destinata a proseguire.