Luisa Ranieri che fino a poco tempo fa non accettava il suo corpo, è invece orgogliosa di presentare una manifestazione così importante come il Festival del Cinema di Venezia. L'attrice che ancora molto emozionata è grata al direttore Alberto Barbera per averle offerto questa possibilità. Infatti le aspetta un compito molto importante, aprire il gala inaugurale del 27 agosto e chiuderla il 6 settembre.

La moglie di Luca Zingaretti ha affidato ad un'intervista le sue ansie avendolo sempre visto da spettatrice. Ora toccherà a lei che fino a ieri non si sentiva a proprio agio con le sue forme generose che sono state invece premiate.

La diva che è anche diventata madre non sarà accompagnata dalla piccola Emma mentre il marito la seguirò a distanza senza toglierle lo spazio. Poi ha raccontato della sua prima esperienza cinematografica nel 2004 a Venezia con 'Eros' di Antonioni e 'L'amore buio' del 2010 con Capuano da cui ha imparato determinazione, tenacia e genialità e restando affascinata dalla baraonda a cui è difficile sottrarsi.

L'attrice ha inoltre parlato del rapporto controverso con la sua fisicità prorompente che non le ha permesso di interpretare donne esili come Giulietta o Natasha facendola sentire a disagio. Ora grazie a registi come Ferzan ha fatta pace finalmente con se stessa. Luisa Ranieri ha ammesso: 'Non mi sono mai sentita una donna sexy, una mangiatrice di uomini forse per questo piaccio alle donne che non mi considerano una minaccia'.

Infine ha parlato dei suoi progetti futuri che la vedranno a teatro nel ruolo che fu della grande Sofia Loren, 'L'oro di Napoli' di Marotta mentre per il cinema vuole aspettare di fare la scelta giusta come suggeritegli dal marito in quanto il cinema non gode di ottima salute sebbene si sia vinto l'Oscar con Sorrentino affermando: 'A miglioria prima della morte'.